LIBRO XXX. Sugl’ Inquisitori di stato. CAPO I. Origine dell’ ufficio degl’ inquisitori di stato. Dalle narrazioni guerriere di questo secolo è d’ uopo alfine passare ad un esame delle notizie, che ci furono tramandate da tanti scrittori, e per lo più forestieri, circa l’istituzione, i regolamenti, i poteri della famosa magistratura degl’ Inquisitori di stato. Ho voluto formarne soggetto di un libro particolare, acciocché tutte di seguito e in sol luogo raccolte s’ abbiano a trovare le principali notizie, che ci sono somministrate dai libri autentici dell’ antichità ; ed acciocché minutamente ne vengano confutate le favolose insulsaggini e le calunniatrici imposture, che sul conto di essa introdussero nella nostra storia gli scrittori forestieri, i quali per bizzarria la cangiarono in un romanzo. E prima di tutto si consideri, che 1’ ufficio dJ investigare sui fatti altrui, dal che venne precisamente il vocabolo A’inquisitori e d’inquisizione, incominciò in Venezia sino dalla prima metà del secolo XIII, quando sulle azioni del doge defunto furono stabiliti tre inquisitori, le cui incumbenze duravano soltanto finché su quel-l’unico soggetto avessero compiute le loro indagini, ne avessero formato il processo, ne avessero comandato, ove il caso Io avesse voluto, la pena. E così ad ogni morte di doge tre nuovi inquisitori si eleggevano (I). (1) Vcd. ciò che uc dissi nel cap. IX del lib. VII.