>79 so della Gazzetta sul dorso: sono artista di fogli; il mio entusiasmo è prestabilito, è cotidiano! E però queste carte, il mio volto non vi fac-cian paura. Io non monto qui in cattedra a far pompa di scienza, narro sol ciò che vidi, ciò che più m’accese 1’ estro o 1’ immaginazione; m’appago del semplice e modesto ufficio del Cicerone, che addita altrui le cose belle e singolari; non ambisco la fama di giudice: ¡giudici sono tanti ! Ed ecco or apro le sale : la pittura prospettica o di paese prima si presenta allo sguardo, e la sala delle pubbliche sessioni è splendente (lei bei lavori del Borsaio, del Milani, del Viola, dell’ Orsi, in nobilissima gara d'effetto, e in cui diffidi sarebbe decretare la palma. Il Borsaio presentò un unico quadro, ma questo ne vale ben molli: non è bello tanto pel soggetto, quanto per la superala difficoltà di produrre il massimo effetto coi più scarsi e semplici mezzi. Dipinse la nuova sala de’Banchetti del-l’I. R. palazzo, nell’atto che le LL. A A. II. il ^ icerè e la Viceregina trattano a mensa il giovedì santo, dopo la lavanda dei piedi, dodici poverelli d’ambo i sessi in figura d'apostoli. A render possente lJ effetto della sua tela il pittore non eia qui aiutato da grande varietà di prospettici punti, noe d'ombre, di luce, di co-