anno 1539,	297
Giannotti nulla contradice a questo, ina lo conferma dicendo, che al tempo suo i decemviri della pace, della guerra e del pubblico erario nulla più deliberavano.
    Pertanto dal 1468 al 1382 il consiglio dei Dicci con giunta non era solamente un tribunale criminale »istituito per conoscere dei delitti contro le sicurezza pubblica, ma eziandio un consiglio di stato, composto dei principali rappresentanti del governo e investito, o per attribuzione di origine o per delegazione, della più estesa ingerenza nella politica esecutiva interna ed esteriore della repubblica.
    Circa alla facoltà di fare la guerra, io credo che il Giannotli s’inganni, o per lo meno non trovo che ne abbia fatto uso giammai; ma bene abbiamo esempi di trattati di pace anteriori c posteriori a questo con Solimano II nel 1540. Nel 1498, dopo la guerra fatta dai veneziani nel Casentino, avendo i fiorentini mandato a Venezia ambasciatori per trattare gli accordi, sopra le cose di Pisa e stringere una lega, la Signoria desiderosa di conchiudere, prima clic si divolgasse la notizia giunta di fresco, clic Baja-zetle II aveva dichiarata la guerra alla repubblica, per tema che udito questo i fiorentini si raffreddassero, fu risolto che non in Pregadi, ma in Consiglio dei Dieci si dovessero portare i negozi (1).
    Durante la guerra per la lega di Cambrai, seguila dal 1508 al 1516, tulle le trattazioni, missioni, aperture e confidenze diplomatiche furotio quasi sempre indirizzate dal consiglio dei Dieci ; essi fecero decreti di amministrazione interna, essi mandarono ambasciatori, essi ammisero patrizi nel senato (2), essi accrebbero persino le attribuzioni di questo, devolvendo in lui nel 1515 la materia tutta delle acque, alle quali da prima sopravegliava un' apposita magistratura (3). 11 carteggio diplomatico per la bolla in Coena Uomini, fu sempre maneggialo dai Dieci, quantunque in ultimo ne riferissero al senato.
   (1)	Giamiotti, pdg. 3o ; Guieciardiui, lib. IV, cap. ili.
   (2)	Nembo, lib. X, pag. aa5.	(3) Salirli, loie. V, pag. 38.
  vol. vili.	38