262 LIBRO XXXI, CAPO V. di ritirarsi senza combattere. Il Doria, punto da questa dichiarazione, finse di acconsentire e di voler anch’ egli combattere : anzi per essere più pronto al combattimento, volle porsi colle sue galere di fronte al nemico. Ma le mosse di lui tendevano invece a favorire quelle dei turchi ed a lasciarli schierare al largo. Allora con affettato contegno, non ebbe riguardo di dire agli altri capitani. « Ecco i nemici stanno di rimpetto a noi ; tocca ora a noi * 1’ assalirli : ma pensiamo che poche ore di combattimento pos-» sono decidere della sorte de’ principi a cui serviamo, e forse » della sorte ben anche di tutta la cristianità. Se la fortuna ci è » contraria, se perdiamo queste forze navali, uniche forze che ci » rimangono, nulla più avremmo da opporre al nemico vincitore. * Egli resterà padrone del mare ; insulterà impunemente le nostre » coste, e tutte le nostre piazze marittime caderanno ben presto in » poter suo. » Voleva il Doria con questi accenti scoraggiare i colleghi e distorli daU’affrontare la battaglia. Con più audacia perciò egli disse al Cappello, dovervi pensare i veneziani, i quali, ove la vittoria fosse riuscita pei turchi, sarebbersi trovali a più grave pericolo di tutti gli altri. Vincenzo Cappello risposegli con molta costanza, che dal senato anzi aveva avuto ordine di combattere il nemico tostochè la sorte gliene avesse presentato la propizia occasione; che assai egli confidava nella giustizia della causa e nel valore dei suoi soldati, per cui non disperava punto della vittoria ; che, per quanto pericoloso fosse stato il luogo assegnatogli, egli avrebbe fatto il suo dovere con animo intrepido e risoluto. Altrettanto dichiarò valorosamente P ex-patriarca Grimani. Non potè più resistere il Doria a queste dichiarazioni di marziale fermezza dei due comandanti veneziani, perchè il resistervi di vantaggio sarebbe stato troppo palese indizio di vile pusillanimità. Protestò, eh’ egli sarebbe stato il primo ad entrar nella zuffa. Si pose perciò all’ ala dritta : Vincenzo Cappello ebbe il centro ; a monsignor Grimani fu affidalo il corpo di riserva.