54 LIBRO XXIX, CAPO XV. » è credibile riserberà il fare la guerra a migliori tempi e occa-» sioni : ma stando noi congiunti con lui potrebbe pur essere, che » di presente la facesse ; cosa, che di necessità ci porterà molestie » e spese : in qual caso è più pericoloso per noi l’esito della guer-» ra? Congiungendosi con Cesare si può quasi tener per certo, » che la vittoria sarà da questa parte; cosa, che non si può tanto » sperare, se saremo congiunti col re di Francia: e confederandosi » con Cesare non ci sarebbe tanto pericolosa la vittoria del re, » come sarebbe per il contrario : perchè in caso tale tutte le armi » dei vincitori si volterebbero contro a noi, e Cesare non solo » avrebbe minor freno e minori ostacoli, ma quasi necessità di » occupare il ducalo di Milano. A quello che si dice del vincolo » della confederazione è facile la risposta, perchè promettemmo » al re di Francia di ajularlo a difendere gli stati che possedeva • in Italia, non a ricuperargli poiché gli avesse perduti: non dice » questo la scrittura delle nostre capitolazioni, nè ci militano le » medesime ragioni. Adempiemmo le obbligazioni nostre, quando » alla perdita di Milano, causata per il mancamento delle loro » loro provvisioni, ricevettero più danno le nostre genti d’ arme » che le franzesi. Adempiemmole quando tornando Lautrech con » gli svizzeri gli mandammo i nostri ajuli alla guerra : abbiamle » trapassate quando pasciuti da lui con vane speranze e promesse » abbiamo aspettato tanti mesi 1’ esercito suo. Se la volontà lo ri-» tiene, perchè cerchiamo noi di sopportare la pena delle sue » colpe? Se la necessità; non basta egli questa ragione, quando » bene fossimo obbligati, a giustificarci? Non so di che siamo più » oltre debitori al re di Francia, poiché prima siamo stati abban-» donali noi. Non so a che più oltre sia tenuto un confederato per » l’altro, nè che possano giovare a lui i nostri pericoli ? Non af-» fermo, che i capitani di Cesare pensino muoverci al presente la » guerra,ma nè ardirei affermare il contrario, considerato, chela » necessità che hanno del nodrire 1’ esercito nello stato degli altri, » la speranza che potrebbero avere di tirarci per questa via alla