538 LIBRO XXXII, CAPO VII. » le vantaggiose offerte, che sono per farvi. Appunto perché » ne ho conosciuto l’importanza, mi sono incaricato di questo » maneggio con vivo zelo ; e non solamente per fare cosa grata a » quel re, a cui devo molto, ma anche perchè prevedo averne a » derivare all’Italia accrescimento di libertà e di grandezza. La » poca accoglienza, che voi da principio faceste alle prime propo-» sizioni di quel re, non derivò già nè da vostro raffreddamento » verso la corona di Francia, a cui anzi vi siete sempre mostrati » singolarmente attaccati; nè da mancanza di fiducia nelle promes-» se di lui, perchè i vostri trattati col re Francesco e co’suoi pre-» decessori sono stati per voi sorgente delle maggiori prosperità; » nè da vostra debolezza e negligenza, perciocché il senato vostro * mostrò sempre maggiore attività di tutti gli altri governi per lo » mantenimento de’ suoi diritti, per la sicurezza de’ suoi vicini, e » per la tranquillità dell’ Italia. Ma vi ha luogo di credere, che » abbiate differito unicamente per risolvere con più maturità, e » per evitare il rischio ed il biasimo della troppa fretta in un af-» fare di si grande importanza. Al presente le cose sono arrivate a » segno tale da non esservi più lecito lo starvene indecisi. Le mire » dell’ imperatore sono troppo palesi. Egli aspira apertamente alla » monarchia universale. Il re di Francia è il solo ostacolo alla sua » ambizione; e perciò nutre verso di lui un odio implacabile. Sino » a quest’ ora le forze della Francia hanno contrabbilanciato la po-» lenza imperiale; ma quind’innanzi, che le forze dell’imperatore » sono unite con quelle dell’Inghilterra e della casa d’ Austria, è » da temersi, che questa non oltrepassi la barriera, che per si » lungo tempo le ha potuto far fronte^ Le forze del re sono po- • lentissime: il suo coraggio è superiore ad ogni espressione. Egli d è risoluto di combattere finché il potere del suo nemico sia ri-» dotto entro i giusti suoi limiti. Ma per assicurare il successo dei » suoi generosi disegni, egli ha voluto, o Signori, comunicarveli, » ed esortarvi a collegarvi con lui per la sicurezza comune, ed a » fine, che l’imperatore, costretto a dividere le sue forze, si trovi