anno 1335. 125 F imperatore Carlo V, il quale bensì 1’ accolse con tutte le dimostrazioni di dolore per la morte del marito, ma nel suo animo coltivava il progetto di riprodurre gli antichi suoi diritti su quel dominio. Più di tutti ne fu dispiacente la repubblica di Venezia, perchè non era per anco rimarginata la ferita delle sostenute fatiche per difendere quel principe e collocarlo sul trono ducale ; e d’altronde temeva, che nuovi dissidii sarebbonsi suscitati per la elezione del successore. Ed era poi della massima importanza per lei, che gli stava confinante co’ suoi domimi, il sapere in qual mano sarebbe passato quel territorio. I veneziani manifestarono schiettamente all’ imperatore cotesti loro timori, e n’ ebbero in risposta, ch’egli, benché fosse padrone di disporne a suo arbitrio, voleva però fare in modo di secondare il genio di tutti i principi d’ Italia e particolarmente dei veneziani. La quale risposta era soddisfacente bensì, ma non era sincera. Valse tuttavia ad indurre i veneziani a sottoscrivere una lega coll’imperatore, nella quale, volendolo, fosse compreso anche il papa e il futuro duca, allo scopo di prevenire qualunque nuova pretesa del re di Francia su quella sovranità. E di fatto la morte di Francesco Sforza aveva ridestato nel re di Francia lutti gli antichi disegni su quel ducalo. Perciò egli spedì a Venezia il signore di Beauvais, suo gentiluomo di camera, per indagare le intenzioni del senato circa 1’ esibitagli opportunità d’ingrandire i domimi del proprio stato. L’ inviato fece intendere ai veneziani, che il re aveva denaro, soldati, alleati e lultociò che avrebbesi potuto desiderare per lusingarsi di un felice successo nell’ intrapresa sua sopra Milano, e che s’ eglino volessero unirsi a lui, ne sarebbe ricompensato lo zelo con porzione delle sue conquiste. Rispose il senato, che la repubblica aveva sempre amato la pace, e che la desiderava ardentemente vieppiù dopo le ultime guerre; che professava riconoscenza al re per volerla interessare ne’suoi disegni; che forse un tempo ne avrebbe profittalo, ma che per ora non riputava opportuno il prender parte a questo affare.