280 LIBRO XXXI, CAl'O XVI. il loro progetto di ricuperare la piazza di Castel-nuovo. Eglino per verità credettero di non violar punto la fede data ai veneziani nel trattato di tregua, perciocché questa piazza era occupata dagli spagnuoli. Una flotta di cencinquanta vele, sotto il comando del Barbarossa, attraversò l’Arcipelago, nel mentre che il berglier-bey della Grecia penetrò nella Dalmazia alla testa di un esercito numeroso, onde molestare le popolazioni dalla parte della terra. Tostochè si seppe in Venezia, che il Barbarossa non avrebbe lardato ad inoltrarsi nel golfo, si trattò in senato circa il partito da scegliersi ed il contegno da osservarsi in una cosi critica circostanza. Sarebbe stato di sommo pericolo il trovarsi sprovveduti di una flotta da opporre a quella dei turchi, ove il Barbarossa non si fosse limitalo alla sola conquista di Castel-nuovo ; ove, cioè, avesse porlato le sue armi contro gli altri possedimenti della repubblica. D’altronde era da temersi, che, se una flotta si fosse posta all’ osservazione dei movimenti ostili delle galere turche, non avessero per avventura ad accadere de’ nuovi inconvenienti, simili a quelli che avevano cagionato la presente guerra. Ponderate pertanto tutte le ragioni e i timori dell’ un consiglio e dell’ altro, fu decretato, che si desse ordine ad uno dei provveditori di entrare nel golfo con venticinque galere, e che il comandante generale rimanesse con tutte le altre a Corfù. Questa precauzione parve necessaria si per la pubblica sicurezza e sì per non dare ombra agli ottomani di verun ostile apparato. D’altronde il Barbarossa dichiarò, eh’ egli entrando nel golfo avrebbe osservato bensì esattamente i palli della tregua coi veneziani; ma che non essendo compreso in quel trattato l’imperatore, non riputava essere proibito a lui 1’ assediare Castel-nuovo, ch’era difeso da una guarnigione imperiale. Il governatore spagnuolo, che ne custodiva la piazza, vedendo il pericolo da cui era minacciato, cercò di prevenirlo coll’ offerire la piazza al senato, ma gli fu risposto, che 1’ offerta era fuori di tempo; che se 1’ avesse falta