56 onde, persuaso che d’ altronde venisse e altrove fosse da cercarne la causa, esce e tutto pien di sospetto va perlustrando la casa. Intanto l’.aria agitata dal muoversi della persona dava nuovo alimento al fuoco, il quale senz’ avvampare andava pure di maglia in maglia allargando l’incendio della berretta, si che 1’ altro, con ambascia crescente, si trovava sempre maggior copia di fumo dinanzi, che come la mistica colonna d’Israello da per tutto lo precedeva e seguiva, tanto che salite le scale, visitata la soffitta e 1’ altana, e sempre in mezzo allo stesso nemico trovandosi, non sapendo più che cosa pensarsi, immaginò che covasse alcun incendio latente nelle case vicine, onde vinto per lo spavento il pudor dell’ abito strano, abbaruffato ìd volto, e così in camicia com’era, miserando spettacolo! si fa a bussare alla porta del piano di sotto, fuoco fuoco, gridando. A quel grido d’orrore balzan le genti di’letto, accorre sulla porta la fante, e com’ ella si vide dinanzi quella vaporosa figura, quella spezie di fantasima bianca,' che ardeva come un torcio, o un candelotto di sopra, fu a un punto che non morisse di spavento o di risa. Se non che, additandogli in quell’ atto 1’ ardente berretta, gli fece in un punto conoscere, che ciò che andava attorno cercando, ogni più strana cosa del mondo prima pensando, lo aveva a