anno 1538. 139 Parlò egli adunque in quesli sentimenti (1) : « Io non posso dire » di avere al presente mutata sentenza, poiché sempre fui di que-» sta stessa opinione, che si dovesse rispondere alle lettere del » bailo e non disprezzare il negozio della pace ; ma dirò bene, » clie quando per 1’ addietro io avessi avuto parere diverso, vedo » ora nuovi e tali accidenti, se noi interpretar gli vorremo secondo » la verità non secondo il desiderio nostro, che quesli mi persua-» derebbero ad abbracciare quelle olferte che finora avessi rifiu-» tate; ma essendo io già disposto, mi confermano molto nel me-» desimo mio proponimento : lo stesso credo avvenire a buona » parte di questo senato, poiché la cosa venuta più volle a questo » giudizio, di due soli voti è rimasa indecisa e indeterminata. Nè » so beri conoscere da quale cagione nasca questa tanta e così » eslraordinaria confidenza di noi medesimi e delle nostre forze, » questa tanta credenza che si presta alle parole e promesse di » principi soliti spesso ad affermare anzi ciò che torna loro di » comodo che sia creduto, che ciò che veramente hanno in animo » di osservare ; eppur la cosa è gravissima, e nella quale pren-» dendosi errore, sarebbe il tardo pentimento di molto danno, di » non minore vergogna e di niun fruito. Temo io, signori, che da » certa quasi fatale disposizione non siamo tirati alla nostra ruina: • sappiamo pure che la nostra armata afflitta da pestilente infer- ii milà, è ridotta in debolissimo stato; che se vorremo rinforzarla, » ci converrà valere de’soldati de’presidii ed indebolire la difesa » delle principali fortezze dello slato di mare; e nondimeno si può » dire che tutte ad un tempo stiano in pericolo, che a tutte sia bi-» sogno di molta gente per guardarle e difenderle, poiché non » sappiamo a quale parte sia per volgersi 1’ armata turchesca : il » numero de’ soldati che abbiamo è pochissimo per resistere in » tanti luoghi a tante forze nemiche, e tuttavia a fatica possiamo » tenere somministrate loro le paghe ; onde ci conviene per tale (i) Anche questo discorso è portato dal Paruta, da cu! io l’ho copiato.