376 LIBRO XXXII, CAPO XVIII. Marino Cavalli era dipinta in esse in modo poco onorevole e poco vantaggioso; cosicché nacque il dubbio, eh’ egli avesse per avventura provocato, con qualche grave fallo, il governo turco ad operare cosi stranamente. Fu perciò spedito ordine in Dalmazia al provveditore Antonio Canale, perchè all’ arrivo del Cavalli colà lo facesse tosto arrestare e lo mandasse prigioniero a Venezia. Ubbidì il provveditore diligentemente all’ ordine avuto. E nel medesimo tempo sdegnato assai il senato per un tanto insulto fatto alla repubblica nella persona de’ suoi ambasciatori, deliberò di mandare a Costantinopoli Gerolamo Zane a dimandare ragione al gran visir di un siffatto procedere. E mentre ciò si pensava da parte della repubblica di Venezia, il ministero ottomano, facendo matura riflessione sopra l’avvenuto, pensava di procurare un accomodamento. Quando se ne ebbe notizia, fu dato ordine al nuovo invialo Gerolamo Zane di fermarsi a Lesina in Dalmazia, ad aspettare nuove istruzioni, o per continuare il suo viaggio, o per ripatriare. Poco dopo giunse a Venezia un chiaùs, da parte della Porta, a chiedere licenza al senato di esigere dagli ebrei quanto eglino dovevano all’ erario ottomano. Questo uffiziale turco era altresì incaricato di chiedere scusa alla Signoria circa il recente contegno del gran visir verso gli ambasciatori veneziani : per la quale scusa il senato si pacificò. Laonde, in segno di perfetta amicizia, comandò ad Alvise Griinani di assistere il chiaùs ad esigere la somma de’ centodiecimila ducati. Gli ebrei furono perciò tassati per guisa, che furono costretti a vendere mercanzie quante ne occorrevano per soddisfare al loro debito. Partito il chiaùs fu esaminato il processo del Cavalli. Gli av-vogadori lo accusarono di avere insinuato agli uffiziali del governo turco di rendere responsabili gli ebrei di Venezia pel debito contratto da altri mercatanti della loro nazione, e di avere perciò ricevuto denaro dagli ebrei di Costantinopoli per adoperarsi ad ottenere lo scopo di questo suggerimento. Marino Cavalli