anno IbiO. 513 » merendante fosse assassinato et morto, ovvero disperso, venendo » il suo herede overo il commesso di quello con la giuslitia sia » justo et il dovere sia messo a loco. » Et se alcuuo de mercadanti venetiani o altri nelle terre del • dominio mio venendo a mercadantare et ncgotiarc facendo i fatti » suoi venisse a morte, alla facoltà di quello il bertamalgì, cioè il • commesso del signore non se ne debba mescolare nè impac-» ciarsi, ma alli suoi baili si debba consignare. » Et delli mercadanti dì Barberia musolmani et d’ ogni altro » mercadante che in le terre del mio dominio venissero per nego-» ciare et mercadantare per mare et per terra, essendo per venire » et che capitassero nelli luoghi del dominio venetiano, secondo le » usanze et consuetudini delle mercantie li diritti dapoi che have-» ranno tolti nou li devasteranno nè prohibiranno il venire, nè vio-» lentia nè danno non li aggiungano a causa che alle terre del mio » dominio a suo beneplacito vengano et vadeno. » Et di sopra a Corfù nel golfo i navilii chc navigano siano • di venetiani o d’ altri, che per mercadantare a Vinetia andando > et vegnendo da nessuno gli sia data molestia nè gli sia aggiunto » danno nè violentia, risalvato se non havessero fatto alcun mal » delitto. » Et una nave de’ venetiani secondo l’usanze et consuetudini » in Costantinopoli habbiano fatto la cerca et dapoi andato via et » sopra gli antichi cannoni ancora e usanza che una altra volta » dinanzi dallo stretto della bocca de’ castelli vada a far cessa et » da poi se li dia licentia d’ andare se ne va, dal che al presente • sopra gli antichi cannoni et consuetudini anco a Gallipoli se li » fa cerca per niente, più a Gallipoli non si debba fare la cerca, » ma secondo la antica usanza et consuetudine de nuovo solamente • davanti del stretto della bocca dclli castelli si debba far la cerca » et che vada via. > Et per la isola del Zantc che ogni anno per quella al mio » imperiai thesoro cinque cento ducati si dava, sì chc di nuovo VAI Vlir 1i A