INQUISITORI DI STATO. 245 difficoltà non cadde in testa al Darù, il qual voleva improperare al governo della repubblica di Venezia, e calunniarlo in faccia al pubblico e ai posteri, siccome colpevole della più esecrabile e vergognosa tirannide. Le poche cose, da me dette fin qui, basterebbero a dimostrare 1’ assurdità di quegli Statuti : pur non di meno io voglio aggiungerne alcune altre per far palese vieppiù, oltreché T assurdità di essi, la mala fede eziandio dello storico francese, che li diede in luce. Alcuni degli anacronismi i più grossolani, di cui è pieno quell’ impasto di menzogne daruiane, gli ho accennati di sopra, or colle parole del dotto Sagredo ed ora con le mie. Ma eccone qualche altro ancor di vantaggio. Nell’ articolo 22.° si parla della posta delle lettere : la posta fu introdotta circa un secolo dopo. Nell’ articolo 25.° commemora il generale di Candia e di Cipro : ho notato di sopra colle parole del Sagredo, che la repubblica di Venezia non ebbe mai in Candia un generale, ma sì un duca; e qui aggiungerò che il regno di Cipro non venne in potere dei veneziani se non che nel 1489, come alla sua volta ho narrato; sicché nel 1454, quando fu scritto quell’ articolo degli Statuti, mancavano ancor trentacinque anni prima che ne diventassero padroni. Eppure trentacinque anni prima, gl’ inquisitori ne avrebbero parlato, e ne avrebbero commemorato, come esistente, il generale di quel regno. Ed a questo proposito é da notarsi una nuova testimonianza della mala fede e dell’ ignoranza del Darù. Egli, nella sua traduzione della prima Aggiunta fatta al Capitolare degl’ inquisitori di stato, la quale incomincia : « Dopo T acquisto fatto dalla repubblica no-» stra del regno di Cipro per la rinoncia della regina Cate-» rina Corner, ecc., » soggiunge a pié di pagina questa nota : « La repubblica s’insignorì del regno di Cipro nel 1489 ; gli » Statuti di questa aggiunta devono dunque essere posteriori » a quel tempo. » Ma, 1’ articolo 25.° suindicato, il quale forma parte degli Statuti del 1454 , era pur anteriore a quel tempo ? « Perché non fec’ egli ; osserva il suo traduttore ed