ANNO 15it0. 323 Si trasferisce ai villaggi, e si frammischia cogl’ idioti coloni, frammezzo ai campestri lavori, e si fa loro ajutatore benefico nelle più dure necessità, e agli orfanelli particolarmente va prodigando le sue attenzioni, coll’ aprire loro ospizio e ricovero in varie città della Lombardia ; e ne apre pei figli c ne apre per le fanciulle; e persino, con nuovo pensiero in Italia, eseguito pochi anni prima in Parigi da frate Giovanni Tisseran, apre Gerolamo in Bergamo un asilo ad accogliere le traviate femmine, che dalla via della prostituzione si fossero voltale al sentiero della penitenza. In Somasca poi, amenissima terra della Val san Martino, non molto lungi da Bergamo, fissò l’Emiliani la sua dimora, e raccolse alquanti zelatori della medesima carità, ond’era egli animalo; acciocché al mancare di lui non avesse a mancarne altresi lo spirito e l’opera. Ivi slabili sagge regole sì per Io governo delle moltiplicate famiglie de’ suoi orfanelli, come pure per istruzione de’suoi zelanti collaboratori. Perciò l’istituto da lui piantato prese dal luogo della primaria 3ua sede il nome di somasco, ed i suoi religiosi di cherici regolari somaschi, e più tardi ne ottenne l’approvazione dal pontefice Pio V. Egli ricco de’ meriti guadagnatisi con tante sue opere virtuose, e carico delle benedizioni di tante classi della società umana da lui beneficate, volò al cielo il di 7 febbraro dell’ anno 1537, e nel secolo XVIII fu dai pontefici Benedetto XIII e Clemente XIII aggregato all’albo de’santi, che la Chiesa venera sugli altari. CAPO II. Politica condizione dei principi cristiani dopo la pace della repubblica col sultano dei turchi. La pace, che i veneziani avevano stretto con Solimano II era stata leale, ed eglino a tutto potere si adoperarono per conservarla inviolata: e la conservarono di fatto per trentanni, framezzo anche alle discordie pericolose, che turbavano le potenze d’Europa.