anno 1526. 87 papa, siccome primario protettore dell’indipendenza Italiana, e il (duca Francesco Sforza, siccome interessato nel x’icuperare i suoi dominii. Fu conchiuso il trattato in Cognac, il giorno 17 maggio, e n’erano le più essenziali condizioni : — « Che il papa, il re di i Francia, il senato di Venezia ed il duca di Milano sarebbero collegati insieme per la sicurezza e libertà dell’ Italia ; vi s’invitereb-bono ad accettarla l’imperatore, il re d’Inghilterra, e l’arciduca d’Austria; che il re d’ Inghilterra vi sarebbe ricevuto come protettore della confederazione, e vi si ammetterebbe 1’ imperatore a patto di restituire la libertà ai du* figli del re di Francia mediante una somma da convenirsi per prezzo del loro riscatto : eh’ egli lascerebbe Francesco Sforza nel pacifico possesso del ducato di Milano, e che venendo egli in Italia per farsi incoronare, non vi condurrebbe se non quel corteggio, che fosse stabilito dal papa, dalla repubblica veneziana e dal duca di Milano: — Che i confederati formerebbero a spese comuni un’armata di trentamila uomini di fanteria, di duemila cinquecento uomini d’ arme, di tremila di cavalleria leggera, e che quest’ armata rimarrebbe in piedi finché fossero del tutto depressi i movimenti di que’ che turbavano il riposo dell’Italia: — Che il re di Francia cederebbe a Francesco Sforza qualunque suo diritto sul ducato di Milano, purché questo gli pagasse annualmente un compenso di cinquantamila ducati; c si addosserebbe il mantenimento di suo fratello Massimiliano, ritirato già da più anni in Francia, e gli procurerebbe il matrimonio con una principessa del sangue reale: — Che lif contea di Asti sarebbe restituita al re di Francia, siccome antico appannaggio della sua causa, ed egualmente la sovranità di Genova, di cui lascerebbe doge Lodovico Adorno, purché volesse acconsentire di concorrere nella lega: — Che se l’imperatore si rifiutasse dal concedere la libertà ai due figliuoli del re di Francia, ed il pacifico possesso del ducato di Milano a Francesco Sforza, le armi dei confederati s’impegnerebbero a scacciare gl’imperiali da quello stato, e quindi ad invadere il regno di Napoli per porlo a disposizione del papa,