248 LIBRO XL, CAPO 11. Dieci o dodici soldati veneziani, traiti fuori dalle rovine, furono decapitali sulla prora delle galere, per pagar eglino il fio della nobile audacia del loro comandante. Jussuf pascià abbandonò alle sue genti il bottino della campagna, ed egli pose il suo quartier generale a Casal-Galala, eh'è quattro miglia discosto dalla Canea. Lo stalo e della Canea e di tutta l’isola di Candia era il più pericoloso, perchè mal presidiata da truppe, mal difesa da fortificazioni, mal provveduta di ogni più necessario elemento di difesa in quel tremendo frangente. Soltanto sette luoghi fortificati potevansi calcolare, tutti sulla costa, che guarda a tramontana ; sulle isolette, che più si accostano al capo occidentale, sorgevano i castelli detti le Gra-buse; di là procedendo verso levante provenivasi alla Canea, ove i turchi ponevano per prima impresa 1’ assedio. Presso a questa, in fondo al golfo, che si prolunga entro terra, era il porto di Suda, ove stava la piccola flolla veneziana, composta di venti galere e di tredici vascelli, sotto il comando di Antonio Capello. Proseguendo di là similmente verso levante, trovavasi Rcttimo, alla cui destra era Candia, capitale dell’ isola e residenza del provveditore generale Andrea Cornare. Candia aveva di rimpetto, cinque o sei leghe al largo nel mare, l’isoletta di Standià, posto avanzato, che aveva buon ancoraggio, ed un porto migliore per li vascelli, che non lo fosse quello della capitale : ad oriente aveva la fortezza di Spinalunga, piantata sull’ estremità di un promontorio, che sporgeva alquanto nel mare : ed alla punla orientale dell’ isola slava la terra di Seltià, munita di un discreto porto. La considerevole distanza, in cui stavano tra loro il comandante della flotta ed il governatore delle truppe rendeva, se non impossibile, dilficilissimo al certo il potersi a vicenda ajulare. Tutta-volla il Cornaro si diè con tutto l’impegno a raccoglier truppe, per mandarle alla Canea, ove tutto il presidio consisteva in due mila uomini appena. Ma indarno vi si adoperava, perchè i turchi avevangli ormai chiuso i passi, nè ve li potè più introdurre. D’altronde, il Capello non poteva, senza evidentissimo pericolo di sacrificarla intieramente, uscire con la sua flotta ad affrontare tante forze. Nè d’altronde