168 LIBRO XXXVIII, CAPO XII. Sicché (la questa ballottazione vi rimasero eletti Nicolò Conta-rini, Pietro Bontlumier, Zaccaria Sagralo, Andrea da Ponte, e Battista Nani. Tennero essi molte conferenze in proposito, e finalmente il dì 14 dello stesso mese presentarono al Maggior Consiglio le loro conclusioni. Tra le cose più importanti notavano, doversi togliere ai decemviri il potere che avevano, di annullare i decreti del Consiglio Maggiore, i quali non fossero stati legati a particolare condizione d’irrevocabilità. Ed inoltre fu tolta ai decemviri la facoltà d’imporre pene pecuniarie, tranne che a compenso degli offesi, i quali fossero stati danneggiali. Del resto non fu giudicato conveniente il porre mano sulle altre sue prerogative, particolarmente su quella, che gli si potrebbe dire essenzialissima di giudicare i nobili nei delitti criminali. Tutlociò potrà meglio vedersi dal contesto dei decreti che qui dagli autentici libri trascrivo. Portate infatti in Maggior Consiglio le deliberazioni dei correttori, furono sottoposte all’ esame ed al giudizio della piena assemblea. Vi furono discussioni vivissime, e vi spiccò 1’ eloquenza e la sagacità dei primarii soggetti : alla fine la pluralità dei voti decise a favore delle proposte fatte dai correttori. Ed ecco in quali termini vi erano state estese le Parti (1). « 1628. 14 settembre, in il/. C. » Essendosi dai Correttori con ben necessaria applicatione con-» siderate le materie, che le vengono commesse nella deliberatione » di questo Consiglio delli 5 del presente per la revision de’ Capi-» tolari de’ Consigli, e di quello del C. X. in primo luogo raccoman-» dato; Vedute nelle scritture pubbliche con vigilante fatica raccol-» te, le cose gravi et importanti allo Stato nostro, per le quali fin » 1’ anno 1510 a 10 lug.° fu introdotto esso Consiglio con piena au-» torilà e con posteriori deliberationi mantenuto in stima e somma * veneratione, assegnandoli li anni 1355, 1468 con altre deliberationi (i) Lib. Octobonus, cari. 98.