àmho 1657. 451 » Inesorabile ilei tempo disperse. Se i nostri gloriosi antepassali non » bavessero adoperalo con la casa Otlomana prudenza, noi non ha-» veressimo ottenuto una così bella beredità. Non banno mai voluto • in un sol punto, in una volta sola giocare tutta la loro libertà, han-» no donato parte per preservare il resto, e pure erano muniti di » più forze da Contendere, et in qualche tempo anche di più amici. » Nè si dica, che se allora cedevano provincie e regni nc restavano » anche degli altri, ma che cedendo Candia, allro non ce nc resta ; » perchè se furono necessitati ad inchinarsi ne’ tempi di maggior » fortuna, quanto più dobbiamo imitarli nella minore ? Ma sè il ri-» cuperar è impossibile, il mantener ci rovina ; se Candia è la vora-» gine che assorbe lutti i publici palrimonj et il sangue de’citladini, » doveremo desiderar di sostentarla con tanto pericolo ? Olirà che • sé l’isola di Candia tutta, mentre era da noi pacificamente posse-» duta ci portava aggravio considerabile all’ erario et era semplicc-» mente uno Stalo d’apparenza, clic solo dava modo di render più » forte 1' armamento marilimo, anche senza di questa resterà la Rc-» publica con le medesime forze. Ma non si tratta di cedere il regno » di Candia, perchè più non lo possediamo ; sono dodeci anni clic » s’ è perduto, dopo l’invasione Ottomana, quali soccorsi di galere o » d allro si ricevono da quell’ isola? Si (ralla solo di cedere un’om-» lira, una vanilà per sostenere il corpo intiero della Patria ; ma » un ombra che fa seccare et infracidire tutti i frutti, che si vanno » seminando nelle provincie non invase ; un’ ombra, che va oscu-» rando la nostra interna dignità, che adugge i fiori delle nostre » leggi, c che in fine se non viene discacciata dal sereno della pace, • presagisce continuati horrori alla Republica nostra. Chi non par-» lasse ad un Senato così saggio, dovcrcbbc andar annoverando le » nostre mancanze, la dislrutlione delle rendite, le obligalioni, che » eccedono il potere, liaverebbe necessità d’ esaminar gl’ interessi » de’ Prencipi diversi da’ nostri c far vedere con la ragione, che » 1’ esser abbandonali da tutti non è totalmente effetto del difetto » de’ mezzi, ma testimonio della mala disposinone, che nutriscono