anno 1648. 299 questa avrebbe potuto recarle, se le fosse stato riaperto il passaggio. Il Morosiui adunque, dopo di avere dato la caccia per qualche tempo a molte navi nemiche nelle acque di Metelino, arrivò alla rada di Candia. Quasi in pari tempo vi giungeva da Venezia il provveditore straordinario Lorenzo Marcello con nove galere, una galeazza ed alcuni vascelli ; e poco dopo arrivò anche il generale Lippomano con truppe fresche e munizioni. Ricevuti questi rinforzi, il Mocenigo progettò di battere il mare per allontanare o combattere le squadre nemiche; ma le calde istanze della guarnigione e degli abitatori di Candia, i quali non confidavano che nella sperienza e nel valore di lui, lo trattennero a regolare le loro mosse; ed in vece sua mandò i due generali Morosiui e Marcello. Il primo di questi, appena incominciata la sua crociera, incontrò una squadra di Tripoli ; 1’attaccò; le predò un vascello; ne disperse gli altri. Il secondo andò verso Canea : ma ebbe la mala sorte di arrivarvi due giorni dopo che i turchi avevano potuto introdurvi ventiquattro galere. Tuttavolta potè fare qualche cosa ancora : imperciocché le bloccò nel porto e sbarcò truppe colà da vicino per dare il sacco al territorio circostante alla piazza. Ma nel mentre si eseguiva lo sbarco, uscirono furtivamente dal porto venti galere : ed egli le inseguì a voga arrancata, le raggiunse, ne predò una, e colmò le altre di sì grande spavento, che fuggirono verso l’isola di Rodi. Ritornò allora al suo posto il Marcello, perchè i lavori dell’as-sedio esigevano braccia, che li facessero progredire ; e le file dei soldati che sempre più indebolivansi, chiedevano assistenza e rinforzo. Scelti dalle ciurme i più abili, altri furono dati alle arme ed altri alla zappa. Erano in questo stato le cose allorché giunsero a Standia, isola discosta dodici migliaia un bel circa, da Candia, le galere del papa e di Malta. Ne intese con piacere 1’ arrivo il comandante Mocenigo, perchè sperava di trarne un qualche ajulo per le sue mosse : e di fatto mandò subito a chiedere ai capi, che le guidavano, un sussidio di mille uomini a rinforzo della guarnigione dell’ assediata città. Ma