232 libro xxxix, capo xi. vi furono stipulate due capitolazioni. L’ una tra il pontefice e il re di Francia nella parte, che concerneva al duca di Parma, il quale per 1’ osservanza dei patti erasi obbligato con particolare scrittura al re : l’altra assolutamente tra il papa e la lega. Nella prima, dopo le solite dichiarazioni di zelo e di amore per la pace, il re di Francia supplicava il papa dell’ assoluzione e del perdono al duca Odoardo Farnese; sicché— « rimosso l’interdetto dagli stati di lui foss’ egli reintegrato nella grazia di Urbano, la quale il duca umilissimamente implorava ; sessanta giorni dopo ratificate le capitolazioni, il duca di Parma sarebbesi ritirato dalla Stellata e dal Bondeno e ne avrebbe demolito le fortificazioni, ed il pontefice avreb-begli reso Castro ed ogni altra cosa confiscata od occupata e ne avrebbe similmente demolito le fortificazioni ; a vicenda sarebbonsi ritirate le munizioni e le armi introdotte ; ai capitalisti rimarrebbero, come avanti la guerra, i proprii diritti pei censi dovuti loro dal duca; si restituirebbero a vicenda i prigionieri; sarebbesi concesso un pieno perdono a que’ che avessero servilo la parie avversaria ; il duca disarmerebbe tranne i presidii proporzionati al bisogno delle sue piazze ; e finalmente il re di Francia impegnavasi a prendere le armi contro chi avesse mancato all’ esecuzione dei patti. » — Nell’ altra capitolazione dicevasi : — « Non per altro i collegali liaver prese 1’ armi, che per la redinlegratione del duca Odoardo, fermi nel resto ne loro costantissimi ossequij verso il pontefice e la santa Sede ; si conveniva di sospendere, dopo la soltoscriltione, le ostilità, e promettevano i principi uniti, espedite le ratilicationi, di ritirare dentro i proprij confini le armi, restando i soli necessarij presidji ne’ luoghi occupati; di rilassare dopo sessanta giorni anche i luoghi predetti, demolite le fortificationi, ritirale le munizioni e l’armi di loro ragione; reciprocamente s’accordava di demolire dentro lo stato proprio le fortificationi verso i confini degli altri, per occasione di questa guerra innalzate, dando ognuno all’altro la lista di quelle, che pretendeva abbattute e potendo inviare ministri a vederne 1’ effetto ; tra lo slato ecclesiastico e la Toscana, non essendovi