4 56 LIBRO XXXVIH, CAPO X. vedendone la poca salute c prevedendone non lontana la morie, il senato aveva spedito i suoi ambasciatori al re Luigi XIII, insinuandogli, che dirigesse le sue forze alla volta dell’ Italia, a fine di assicurare al duca di Rethel il possesso del principato mantovano ed impedire che gli spagnuoli, usurpandone forse la sovranità, divenissero padroni di quasi tutta 1’ Italia. Previde il ministero di Spagna questo maneggio, o u’ ebbe anche sentore, e fu perciò, che, nella lusinga di togliere ai francesi la via d’introdursi nel Monferrato e nel mantovano, promosse un matrimonio tra Ferrante Gonzaga di Guastalla e la principessa Maria figliuola del duca Francesco IV. A queste nozze d’ altronde inclinava il duca di Savoja per il suo terzogenito Maurizio, invece del defunto secondogenito, a cui, come ho narralo nelle pagine addietro, era stala fidanzata. Per conseguirne il suo scopo, e quindi potersi assicurare il possesso del Monferrato, il duca Carlo Emmanuele patteggiava occultamente la divisione col duca d’ Olivares primo ministro del re Filippo IV di Spagna, a cui prometteva il dominio della importante piazza di Casale. Ma il cardinale di Richelieu, che aveva in mira la depressione della soverchia preponderanza delle due case allemanna e spagnuola, indusse il re Luigi a porre con la forza il duca di Relliel nel possesso del ducato di Mantova. Perciò fece sì che il duca Vincenzo li, già già in sul declinare della sua vita, chiamasse a sé Carlo Gonzaga duca di Rethel, lo dichiarasse per testamento suo luogotenente ed erede, qualificandolo solo e legittimo successore de’ suoi stati. In conseguenza di ciò, mentre Vincenzo era ridotto agli estremi, egli sposò la principessa Maria; e, spirato appena lo zio, assunse il titolo di duca di Mantova, ottenne il giuramento dei popoli, ed entrò al possesso delle armi e della cittadella. Indarno protestò Ferrante Gonzaga di Guastalla, già munito di patente di commissario imperiale e palesemente sostenuto dagli spagnuoli. I mantovani, queJ di Casale e del Monferrato applaudirono al duca Carlo Gonzaga di Rethel e non vollero conoscere che lui legittimo loro sovrano.