183 scritta in volto al colpevole, volle coi Talmudisti significarne materialmente il concetto, marchiandolo nella fronte, a questo modo intendendo il posuilque Dominus in Cain signuin,ut non inter/i-cerei eum omnis qui invcnisset eum, e per tal modo mal tradusse, a mio credere, spogliandolo di tutta la sua poesia, il pensier della Bibbia. A petto della bella espressione del Caino vien meno assai quella della donna. Ella piange e vero ; il pianto veramente si legge in quegli occhi ; ma il suo dolore è troppo muto e tranquillo, quel volto è più composto a rassegnazione e mestizia che a doglia intensa e profondaj quale doveva gettargli in cuore la coscienza del maritale delitto, e della celeste vendetta, che pendea pur sul suo capo. Misera ! ut) mare di angoscie t’ attende, la maledizione del cielo t’è sopra, t’insegue; insegue il frutto innocente delle tue viscere, che ignaro della sventura e confuso nella maledizione paterna, con passo ineguale ti segue, affranto dnleammin del deserto; ti sta dinanzi il disperato consorte, in balia dell’interno tormento, e tu non hai per lui un’ amorosa parola, non un atto pietoso, una tenera cura a rat-temprarne 1’ ambascia e i disperati furori? non temi eh’ ei volga la violenta mano contro sè stesso, ed altrove t’affidi a girare le luci? L’ amore di madre e di sposa altro non ti suggerisce che