anno 1631. 207 dove furono invitati i plcnipotenziarii delle potenze interessate. Ne venne scelto a mediatore il pontefice ; incaricandone del maneggio Giulio Mazzarini, senza che vi prendesse parte alcuna il nunzio Panciroli. Fu conseguenza di questo congresso un trattato ivi appunto conchiuso il di 6 aprile 1631, pel quale assegnavansi al duca di Savoja le città di Trino e di Alba, con ottanta villaggi adjacenti, in compenso di tutte le sue ragioni sul Monferrato. Venne rinnovato c confermato in questa occasione un precedente trattato conchiuso in Ratisbona, nella parte soltanto che riguardava all’ evacuazione delle piazze, colla sola modificazione, che le guarnigioni di Susa c di Avi-gliana sarebbero formate da truppe dei cantoni svizzeri, amici della Francia e della Savoja, e che sarebbero restituite alla Francia, ove i tedeschi, nel dì stabilito, non uscissero dal paese dei grigioni. La repubblica di Venezia fu compresa nel trattato con tutta formalità ed onorificenza. La Spagna promise di ritirare tutte le sue truppe dal territorio milanese e di vivere in buona intelligenza con lutti gli stati, che avevano avuto parte in quest’ ultima guerra. Ma una convenzione posteriore, sottoscritta il giorno 19 giugno, diede origine a nuove difficoltà. In essa erano stali proposti due progetti, dei quali poi era stata lasciata libera la scelta : o che tutto fosse restituito nel solo giorno 20 di agosto ; oppure, che in esso i tedeschi partissero dal paese dei grigioni ed i francesi da Briqueras ; che il dì 26 dello stesso mese Avigliana e Susa fossero restituite al duca di Savoja, Porlo e Caneto al duca di Mantova; che il primo di settembre fosse restituita a questo la città di Mantova ed al duca di Savoja la città di Pinarolo. D’ambe le parli erano siali altresì consegnali ostaggi: il duca di Feria, governatore di Milano, aveva promesso di mandare fuori dell'Italia sette nula uomini delle truppe, che stavano sotto i suoi ordini ; di licenziare il reslo, dopo un tempo determinato, trattenendo nel milanese quel numero di soldati, che occorrevano per le sole guarnigioni delle piazze. I patti erano belli c buoni; ma conveniva poi mantenerli. Invece,