ihh Lifino XXXVIII, CAPO IX. I reclami dei veneziani e degli altri principi collegali giunsero ben presto per mezzo dei loro ministri alla corte romana. Gregorio XV li potè appena udire, che la morte gli sopravvenne, ed interruppe il filo della difficile controversia. CAPO VIII. Muore il doge Antonio Prudi; gli succedono Francesco Contarmi, e poi Giovanni Cornaro. In frattanto anche il doge Antonio Priuli toccò il termine dei suoi giorni : egli mori a’ 15 di agosto del medesimo anno 1625. La breve durata del suo governo fu resa chiara per gli avvenimenti, che ho testé narrati: massime per la congiura ordita contro Venezia. Quasi un mese restò vacante il seggio ducale : alla fine, il dì 8 settembre concorsero i voli degli elettori nella persona di Francesco Contarmi, il cui principato durò meno ancora di quello del suo antecessore. Egli infatti morì a’ 12 del dicembre dell’anno seguente, ed ebbe successore, addì 4 gennaio del successivo anno, Giovanni Cornaro. Tuttavolta, anche nella brevità del governo di quello ebbe luogo qualche fallo meritevole di menzione. CAPO IX. Sono ripigliati gli affari della Fallellina. E primieramente è da mentovarsi la continuazione dei maneggi per lo totale svilluppo degli affari della Valtellina. Gli alleati adunque insistettero presso il nuovo pontefice Urbano Vili, acciocché fosse posto un freno all’ audacia dello spagnuolo governatore di Milano e fosse restituito ai grigioni l’usurpato territorio. Assunse il papa 1’ uffizio di mediatore, purché fosse risarcita delle sue spese