ilio UltUO XL, CAPO XI.IX. a Cussein pascià; (ptcslo invece fu conferito a Zurnassàn; poco dopo fu assegnalo di bel nuovo a Cussein ; ina il messo appena partilo, fu richiamato per decorarne Sciavi». Coslui era il primario del partilo degli spalli, ferocemente nemico dei cristiani ; ma pochi giorni dopo la sua promozione cadde gravemente ammalalo e mori, non senza sospetto di veleno. Mehemel pascià di Damasco ne fu il successore nella carica. Finche egli venne dal suo posto a Costantinopoli, furono ancor più grandi i disordini : imperciocché quelli del serraglio si adoperarono a tulio potere, onde sollevare a discordia scambievole i giannizzeri e gli spalli, i (piali posero in opera ogni mezzo per nuocersi quanto più poterono : si batterono con furore, e ne perirono parecchi d’ ambe le parti. Alla fine, dopo due mesi di tumulti e di stragi, ricominciò a comparire sull’orizzonte la calma. In tale stato erano le coso, (piando si pensò anche al proseguimento della guerra. Fu affidalo il comando della flotta a Sinàn pascià, e gli fu ordinalo, secondo il solito, di sforzare 1’ uscita dallo Stretto, ove da quasi un mese stavano ancorali i legni veneziani ad aspettarla. Era essa composta di sessanta galere, nove maone e ven-tinovc vascelli. Sulla spiaggia, di qua c di là del canale, stavano sotto padiglioni numerose milizie, pronte a combattere alla loro volta ed a secondare le mosse del capitan pascià, clic millantava prodezze maravigliose. Le navi dei veneziani stavano disposte in bell’ ordine nel più stretto del canale. Sinàn pascià vi giunse il di 2G giugno, c subito fece dare il segno della battaglia. Si avanzava egli tra il rimbombo delle sue artiglierie ed il frastuono dei militari slromenli e le grida dei soldati. I veneziani levarono le ancore ed andarongli incontro, sicuri della vittoria. Subito ne rimase impegnato il combattimento. Lorenzo Marcello, capitano generale, aveva disposto le cose in modo, che la sua linea ingombrava tutto il canale, ed un vento fresco di tramontana lo ajutò a sostenersi contro la forza delle correlili. Il suo attacco fu terribile : (ulti i capitani spiegarono una prodezza straordinaria. Egli fu il primo a predare uno dei più grossi legni nemici; e slava già sul punto di predarne un secondo, quando