42 LIBRO XXXVII, CAPO II. » scrisse à 5 et 10 di gennaro due lettere dirette ad un Mons. » Piven, e trovate adosso a Carlo Deboleos, che con nomi fictilij, » e con concetti contrafatti, e confessati da Carlo innanti la sua » morte intendersi per il nome di Piero il duca di Ossuna, et per » il Cap.” Briando, Giacpier, dichiarano la empia negotiatione del » tradimento, e la vicinità, che era al concludersi ; onde Ruberto » nella lettera che scrive a’ 13 di Marzo al duca di Ossuna, do-» lendosi della perduta occasione, ritrovala insieme con un’ altra » deH'Amb/ in una calcelta, di raccomandatione di detti fratelli » Bulleò, come si é detto in altra communicatione, si duole che si » sia persa l’occasione del negotio per il quale fu mandato in Na-» poli il sopradetto Lorenzo: dicendo, che s’ egli fosse stalo spe-» dito per tempo, le diligenze di lui Ruberto sarian state buone, » e che li fratelli Bulleò erano allora per avviarsi a quella volta, » e che da essi cavarebbe la sostanza del negotio. Et a questo » passo non si resterà di dire, che quando seguì la presa fatta dal-» l’armala nostra del galeon del duca di Ossuna, nominato S. » Francesco, et S. Canarina, che partiva da Trieste, dove avea » scaricato sali, il Cap.° nostro Generale del Mare, avvertito dalla » inveterata prudenza et vigilanza sua, si assicurò, e mandò qui » nelle forze nostre il Cap.° Michiel Yalentini, un suo ragazzo, e » Maria Matteì Raguseo, che patronizzava detto Vassello ; et con-» stituilo il Valentini nei tormenti, cavò da lui, che le galee di Os-» suna, che presero le due nostre di mercantia, venivano allora » per ordine del duca di Ossuna alla volta dell’Istria, per sorpren-» der Pirano, Capodislria, e Mugia e prender posto in detti tre » lochi, e che v’erano 5800 fanti, che disegnavano metterli in » essi posti, fortificandoli, e tenendoli per nome dell’ arciduca, e » voleano poi unirsi a Brindisi con il resto della armata, eh’ era » di 35 galee, e 16 galeoni, e partili da Brindisi venir a mezzo » golfo fino a Piran et ivi lasciar li vasselli grossi, come buon por-» lo; a Capodistria la metà delle galee, l’altra metà a Mugia, e poi » avvisarne l’arciduca, e che in questa maniera, con la presti di