*186 LIBRO YL, CAPO LXIH. della più piccola opera o per distruggerla. Troppo lungo sarebbe il volere minutamente commemorare lutti i fatti parziali, eh’ ebbero luogo in questa durissima e sanguinosissima guerra. Un diario di questo assedio, scritto dal domenicano Giuseppe Ducros (i), ci fa conoscere, che nel solo spazio di tempo dal 22 maggio al 10 novembre avvennero trentadue assalti, diciassette sortite, e furono falle scoppiare dall’ una parte e dall’ altra seicento diciotto mine. Vi perirono in questi sei mesi intorno a sei mila dalla parte dei veneziani, compresi ottocento officiali (2) : ma dalla parte dei turchi il numero fu incalcolabile, perchè non ostante i soccorsi numerosi, che vi avevano ricevuto, il visir ebbe necessità di ritirare l’esercito tenendo in piedi soltanto alcune ballcrie,per impedire ai veneziani le riparazioni dei danni loro recati. Da ciò conoscevasi, che i turchi erano stanchi ed annojali della troppo lunga fatica : temeva anzi il visir un ammutinamento nell’ e-sercito; e perciò con esteriori apparenze di vicino accomodamento cercava di Icncre gli animi sospesi Ira la speranza e il timore. Sollecitò un abboccamento col secretar io della repubblica Gerolamo Gavarina, succeduto al Ballarmi. Fattolo pertanto venire da Coslan-tinopoli, fu accolto al Giofiro con ogni sorte di onore: molli turchi, i quali vi erano accorsi a vederlo, esprimevano con segni strabocchevoli il loro contento, si abbracciavano a vicenda con lui ed au-guravansi quiete dai pericoli col finire sì gravi disagi. Ma il visir, che ne aveva occultamente procurato l’arrivo, affettò di non volerlo vedere, finché non fosse venuto dalla Canea il Padavino, altro incaricato per questo maneggio ; ed adduceva a pretesto, esserne necessaria la presenza, perché bene istrutti de’ passati maneggi, ma in realtà il suo pensiero mirava a volerli entrambi in suo potere, per placare all’ uopo con un pronto accordo l’impazienza delle milizie, (i) Storia dei viaggi del marchese lib. VII, pag. 685: il Darà col Nani(lil.X) Trilla in Levante e delV Assedio di non ne ha numerato che quattrocento of- Candì a. fidali e tre mila duccnto soldati ( lib. (a) Valier, Della guerra di Candia, XXXIll).