anno 1618. 39 » di Savoja che ne ebbe a Nizza di Provenza salvocondolto, nelle » quali parti haveva gran pratiche non solo di gente marinara » come di soldatesca per vascelli, et essendo capitano in Sicilia » che à quel tempo vi era il signor Duca di Ossuna, il capitano » Roberto Marsiliese, il cui cognome non me ne ricordo, et essen-» do ben stato visto et accarezzalo da quel Viceré, quale gli diede » carico sopra un suo galeone fece opera con lettere, e promesse » in nome di questo Viceré di Sicilia con il capitano Giacomo » Pietro, che anch’ esso se ne percorse in Sicilia, perchè da quel » Viceré sarebbe ben ricevuto, e che stimava oltremodo la sua » persona. Così seguì et hebbe tali doni et onori esso capitano • Giacomo Pietro, che da Nizza anco in Sicilia condusse la sua » moglie c figli con ogni sua facoltà, et essendosi più volte ab-» boccato con il Viceré, il quale havendo grande inclinatione alle » cose di mare, e di mandare vascelli suoi particolari in corso, » operò con esso Giacomo Pietro, che in diverse parli dove capi-» lavano marinari e soldati francesi marittimi di fargli venire in » Sicilia che havrebbono havulo buono stipendio da quel Viceré, » e cariche honorevoli come seguì, e ne venivano di Marsilia, da » Nizza di Provenza, e da diverse parli, e tutti erano ben visti, e » trattenuti da esso Viceré, il quale poi havea in diverse occor-» renze fatto prova della fedeltà, et affettione che li portava. Il » prenominato Giacomo Pietro che con esso trattava tutto alla • familiare, che più non potea essere se li fosse, stato fratello, e » seco conferiva cose molto importantissime come più volte il » capilano Giacomo le disse haver ritrovato la sua ventura, e di » fare grandi acquisii di roba e di onore. Fu poi fatto il Duca » d’Ossuna Viceré di Napoli dove essendo passato il capitano Gia-» corno Pietro partì un’ altra volta per Nizza di Provenza, e di là » passò a Marsilia e sletlevi alcuni mesi, e poi ritornò con alquanti » capitani di vascelli, parie dei quali erano stati in corso con lui, • e tutti erano pigliali al servitio di esso Viceré il quale armò poi » cinque suoi vascelli che gli mandò più volte in paese turchesco,