anno 1618. 83 A questa circostanziata descrizione del processo tenuto in quell’ occasione, aggiungasi la testimonianza di alcune delle lettere, le quali erano del seguente tenore. Lettera del capitano Jacopo Pierre al viceré di Napoli. « Illustrissimo et eccellentissimo Signore. » Acciocché V. S. non creda che sia bugia quanto le ho fatto • proponere da Lorenzo Nolot Borgognone quando arrivò a Na-» poli, il quale é stato tratenulo circa due mesi e mezzo senza po-» ter cavare quella risposta che pretendeva da V. E. se bene più » volle lo feci sollecitare con dargli avviso della gente che io ha-» veva e dell’ arrivo anche delle truppe del conte di Lievestain » di tremila cinquecento huomini, quali sono stati a mia requisi-» tione più di sei settimane e delle quali truppe havevano molti » capi, et avevano parte di queste avanti l1 arrivo loro costì, oltre » circa dumila altri che io liavevo in diversi luoghi di questo » dominio, a’ quali non ho potuto dar parola, che bastasse per » fargli aspettar 1’ arrivo quivi del detto Nolot con la risposta, » poiché la maggior parte degli huomini che io haveva in questo » Stato erano a mia divotione da più di otto mesi, e le truppe del » Lievestain che già come ho detto pensavano all’ arrivo loro di » fare 1’ effetto, erano in lazzaretto ammulinate, e pativano mollo » in diversi modi fu la causa che si accomodarono con la Signo-» ria che per non haver risposta da V. E. io li diedi il mio con-» senso, dubitando eh’ ella non acceltasse il partito per tardare » tanto la risposta. E per questo tutti si sbandarono, poiché io » non le potevo trattenere più di speranze che da me più non » havevano, e questa licenza che io li diedi fu a punto dieci giorni • avanti che’1 detto Nolot arrivasse con la risolutone di V. E, » ancorché diretta a Roberto Brulart, che se fosse venuta a tempo • sin all’ hora si saria fatto 1’ effetto, e Venetia sarebbe in nostro » potere,et accioché V. E. vegga che quanto le ho fatto proponere