anno 1628. 161 la corte imperiale ad intromettersi, per estinguere l’incendio, clic stava per divampare: questa se ne scusò col dichiarare di non esserne consapevole. Ma intanto si venne a scoprire, che si mandavano truppe dalla parte della Svizzera e che un commissario imperiale era in viaggio per 1’ Italia, con ordine di pigliare il possesso del ducato di Mantova e di tutlc le sue dipendenze, di lasciare al duca il suo palazzo in Mantova per abitarvi, e di assegnargli una pensione per i suoi alimenti. Questa determinazione rese inevitabile la guerra. Gli spagnuoli avevano di già occupato Castiglione : il duca aveva appena soldati per difendere la sua capitale : i veneziani, a cui egli diresse le sue preghiere, non vollero impegnarsi coll’ajutarlo di truppe; tutt’ al più gli concessero di poter trarre dai loro stati armi e munizioni. Giunse intanto a Milano il commissario imperiale, e di là intimò al duca la consegna delle cittadelle di Mantova e di Casale. Il duca domandò un indugio di dodici giorni per appellarsi all’ imperatore ; gli mancò poscia il denaro da pagare le truppe, e perciò molti soldati gli disertarono. Si rivolse di bel nuovo ai veneziani chiedendo ad essi truppe e denaro : l’ambasciatore francese ne appoggiò vivamente la domanda ; ma il senato non si lasciò smuovere dalle sue risoluzioni di non voler concorrere con le truppe finche non vi concorresse similmente la Francia. Gli affari s’imbrogliarono sempre più, e sebbene il ministero francese cercasse ogni via di guadagnare con larghe promesse il duca di Savoja, quello di Mantova scorgeva d’ intorno a sè crescere vieppiù sempre i pericoli. Mandò un suo figliuolo a Vienna; s’incominciarono trattative, proposizioni di accomodamento, progetti e contro progetti. Alla fine la Francia, sottomessa la Roccella, accordò al duca la sua assistenza. In persona il re, col suo ministro il cardinale di Richelieu, si pose in cammino nel novembre del 1628. Ne fece dare avviso ai veneziani, acciocché vi si movessero anch’eglino, a tenore delle loro promesse; ed il senato gli garanti 1’ unione delle sue truppe toslochè quelle della Francia avessero passato le Alpi. vol. x. 21