to delle necrologie si acquista da lei un tanto per linea, e chi paga può a suo beneplacito render nelle sue carte immortale la memoria del tale o tal altro, e annunziare al pubblico eh’ ei passò di questa bassa e terrena a vita migliore e immortale, e fu finché visse buon figlio, buon marito, buon padre; imperciocché ogni morto per cui s’ acquista il diritto della necrologia fu in sua vita fiore di galantuomo, raggio, sole d’o-gni virtù. L’animo si rallegra in pensando quante virtuose creature popolano ancora la terra, quando tante calunnie sono spacciate contro questa povera umana natura. Più liberale della Gazzetta il Vaglio stampa gratis le sue necrologie, e fra queste, chi dee occupare il primo luogo se non Pietro Rubini, l’uomo singolare, l’uomo unico, il bibliofilo, il libraio, il poeta, il filosofo de’ nostri campi e delle nostre osterie, che aveva a sé solo più ammiratori ed amici, che non tutti i bibliofili e poeti insieme del regno lombardo veneto, per non dir di tutta l’Italia ? E di vero qual angolo ha sì remQto Venezia, dove non giungesse un tal nome, anzi dove non giungesse conosciuto e festeggiato il suo viso? Domandate al modesto sartore, al pizzicagnolo, al fabbro, a' civili ed eruditi giovani dei caffè chi sieno il sig. Alessandro Manzoni, il sig. Gamba, o il sig. Carrer ; ei si stringeran nelle