ANNO 1621. 119 alquanti giorni interrolti i maneggi. Salì al trono successore di lui Filippo IV, giovine di sedici anni, il quale investì di tutta la sua autorrià don Gasparo di Gusman Duca di Olivares,suo primo ministro di stalo. Compiute le ceremonie funebri e celebrata 1’ incoronazione del nuovo re, il maresciallo di Bassompierre ripigliò presso il gabinetto spagnuolo l’affare della Valtellina. Fu proposta e fu conchiusa, il dì 25 aprile 1621, una convenzione, per cui stabilivasi, 1.° che le armate uscirebbero dalla provincia e dalle due adjacenti contee ; 2.° che la religione vi sarebbe conservata nello stato, in cui era prima dell’ anno 1617, del che facevansi mallevadori la Francia e gli svizzeri cattolici ; 5.° che unircbbesi immediatamente un congresso in Lucerna, ove i plenipotenziarii della corte di Roma, del re di Francia e del re di Spagna si recherebbero per ridurre a compimento ed a perfezione il trattato ; fl.° che ne sarebbe fondamento 1’ inviolabilità delle antiche capitolazioni già stabilite Ira i grigioni e la casa d’Austria. Non fu sì cieco il senato veneziano da non iscorgere in questa convenzione la volontà per parte del ministero spagnuolo di lasciare indeciso l’affare col trasmetterne la decisione ad un futuro congresso, in cui nuove difficoltà avrebbero potuto insorgere o forse sarebbonsi suscitate. D’altronde, la Francia non sembrava propensa di troppo ad intraprendere una guerra su di un suolo straniero; ed intanto la Spagna trattandosi dei primi giorni di un nuovo monarca, doveva certamente affettare desiderio di pace. Tuttavolta i sospetti del senato non furono vani: il fallo li giustificò pienamente. Imperciocché, sebbene il duca di Feria, in vigore del trattalo, ricevesse ordine dal suo governo di sgomberare dalla Valtellina, non mancarono pretesti perché non obbedisse. Intanto 1’ arciduca Leopoldo proibì ai suoi sudditi qualunque comunione coi grigioni e coi veneziani, e s’ impadronì della valle