294 LIBRO XL, CAPO XX. molto al largo avevaio potuto scampare aneli’ eglino dal naufragio ; e giunti che furono, tenne con essi consiglio, e di unanime accordo fu deliberato, eli’ egli con le navi andasse allo stretto de’ Dardanelli, e che il resto ritornasse in Candia al ristauro. Presa questa risoluzione, pria di eseguirla, raccolsero quanto più poterono di cannoni, di armi, di vestimenta e di viveri, incendiarono gli avanzi dei legni naufragali, ed avviaronsi poscia alla destinazione deliberata. Solcarono di conserva un tratto di mare sino a Sdille, ove giunti trovarono Giacomo Riva, mandato da Venezia con una squadra di navi a portare soccorsi in Candia. Rallegrati da questo fausto incontro, ap-provigionarono i legni, che dovevano andare ai Dardanelli, e poiché l’abbondanza dei viveri lo acconsentiva, deliberarono che vi andassero anche le galeazze. Giunta a Costantinopoli la notizia di sì funesto disastro non sa-pevasi frenare 1’ allegrezza, che vi cagionò. Se ne ordinava solenne festeggiamento, e parea quasi di avere ottenuto un incontrastabile dominio del mare. Ma nel mentre si abbandonavano i turchi all’ e-brezza del loro giubilo, ecco la flotta del Morosini arrivare dinanzi allo stretto. Ne fu recato ben tosto 1’ avviso ; ma nessuno voleva crederlo : Io stesso capitan-pascià ne smentiva francamente la notizia a queglino stessi, che affermavano di averla veduta. Non potevasi intendere, come i veneziani, lasciando il mare coperto di legni infranti e di soldati affogati, avessero tanto ardimento di presentarsi tuttavia a minacciare i castelli, lo stretto, Costantinopoli stessa. Eppure se ne dovettero persuadere quanti la dicevano impossibile. Quindi ne venne la necessità di pensare subito alla difesa. Furono dati ordini per raccogliere sollecitamente le milizie dell’ Asia e della Grecia. Ed inoltre il gran visir chiamò a sé i dragomani delle potenze cristiane, e con un consiglio degno della fastosa barbarie di quella nazione, comandò, che pensassero a somministrare dieci navi per uno, ed in frattanto pigliassero a soldo quelle, che si trovavano nel porto di Costantinopoli. Gli ambasciatori vi si opposero: e poiché stavasi in procinto di usare violenza, l’inglese uni insieme i vascelli