anno 1646. 275 intenzioni. Tanto ne rimase colpito ili l'urore il sultano Ibraim, che nell’ impeto della sua rabbia comandò, che quanti cristiani si trovavano in Costantinopoli fossero fatti a pezzi : ma poscia, sottentrato allo sdegno il timore, gradì moltissimo che il gran visir non avesse eseguito il suo feroce comando. Diresse perciò i suoi pensieri a mettersi sulla difesa, non sapendo a che mirassero le intenzioni dei veneziani: al qual fine fece partire tutta la sua flotta per sforzare il passaggio dello stretto. Tommaso Morosini non aveva calcolato, che i turchi potessero con tanta attività porre in movimento le loro forze militari ; il desiderio anzi di rendere più gloriosa l’impresa, con qualche nuovo vantaggio, lo spinse a tentare anche uno sbarco sul-l’isola di Tenedo. E di fatto ne aveva sottomesso la capitale e ne assediava il castello, quando una flotta turca di cinquantacinque galere gli venne addosso e lo costrinse ad abbandonare quell’ impresa ed a cercare sicurezza nelle sue navi. La fuga ne fu così sollecita, che gli mancò il tempo a porre in salvo ogni cosa : alcuni de’ suoi soldati ed un cannone caddero in mano dei nemici, i quali trionfalmente li condussero in Costantinopoli. La vista di questi oggetti rianimò alquanto le speranze della città e ridonò il coraggio ad intraprendere vigorose mosse per scacciare i veneziani dallo stretto. Mehe-met pascià approfittò dell’occasione ed introdusse truppe nei castelli, che sono a custodia dello stretto, e rese vani per tal guisa i tentativi del comandante veneziano. Indarno intanto Tommaso Morosini aspettava il soccorso delle galere promessegli. Le continue sciagure, che sopraggiungevano all’ armata ogni giorno; e tra queste la più grave fu, che il generalissimo Gerolamo Morosini, oppresso dalle fatiche e dalle amarezze morì, non acconsentirono, che i capitani indebolissero in Candia la flotta, ove n era il primario bisogno, per mandarne una porzione a soccorso della squadra, che aveva tentato un impresa non del tutto applaudita dalla maggior parte dell’ ufficialità. Perciò lo stretto, sforzato da una flotta più vigorosa, fu superato quasi senza opposizione. Mehemet con ottanta legni vi allontanò la squadra del Morosini.