308 LIBRO XL, CAPO XVIII. » sovvegni a’ soccorsi tic’ tempi andati e troveremo, che le galee » non formano appena una squadra ; le milizie non compongono un » reggimento. Il denaro non basta per uno scherzo alla guerra; per un » antipasto al bisogno. Calcoliamo all’ incontro non quanti legni sono » usciti dai nostri arsenali, quanti cannoni, quante armi ; ma quanti » cittadini svenali, quanti sudditi estinti, quanti esteri condotti con » larga mercede al sagrifizio, al sepolcro ? Sopra tutto mi atterrisce » la spesa, poiché il denaro, eh’ è 1’ armeria generai della guerra, » non nasce nelle nostre miniere, ma è un frutto, che, subito colto, » inaridisce la pianta, perche si spreme dalle private sostanze, e » non tiene radice, che nella fede costante dei popoli e nel cuor ge-» neroso di voi medesimi. E certo, che al presente più si spende in » un anno per le difficultà, che, a lutto incariscono il prezzo, che nel » secolo andato in tutta la guerra, che Selim ingiustamente promosse. » E qual altro modo ci resta d’inventar e praticar, per far soldi ? » Siamo giunti alla soglia del tempio ed a’ limiti degli altari. Per ciò » che a noi spetta, non sa più che suggerir 1’ ingegno, nè che deli-» berar la prudenza. Per conservar senza macchia la religione ed » intatta la libertà, havemo comunicato la sorte del nascer e la di-» gnità del comando. Ma crederemo noi con questi mezzi frenar la » potenza dell’ ottomano, che irritato dalla resistenza, che prova, » tanto più forte s’accinge al contrasto ? Gran merito è per certo » sostener già corrono quattr’ anni il torrente, che inonderebbe i più » fertili regni d’Italia. Gran lode difendere le piazze proprie e con-» sumar gli eserciti ostili, anzi acquistarne; serrar le armate ne’porti, » sfidarle a battaglia e tener quel feroce leone chiuso nel suo covile. » Ma sin a quando ? Un fischio di vento ha nel mare spento il vigor » dell’ armata : un colpo del caso può abbatter le piazze. E che sa-» rebbe, se, perdnta Candia, convenissimo opporci non più di lon-» tano; ma resistere nel seno dello stato, contendere nel cuor del » dominio? Io non voglio nè temer i fatti incerti, nè figurarmi gli » eventi avversi; ma seguitando la traccia, che la ragione mi ad-» dita, mi trovo col pensiero su 1’ orlo del precipizio ogni volta, che