198 LIBRO XXXIX, CAPO II. la qual visita per decreto del senato del dì 5 agosto 1631 fu perpetuata per tutte le venture età di anno in anno in quel medesimo giorno. CAPO IL Voto dei veneziani per la erezione del tempio della Salute. La solennità del voto, che volevasi fare a Dio in onore della Vergine, doveva essere sancita dall’ adesione di tutto il popolo, acciocché tutti, per sé e pei loro discendenti, sino alla più tarda posterità, vi si obbligassero notoriamente. Perciò nella basilica Marciana, il dì 26 ottobre, radunato ogni ordine di cittadini, il doge Nicolò Contarmi montato sulla tribuna di porfido (1), deposta ai piedi del Crocefisso la berretta ducale, e profondamente curvato il capo in atto di adorazione, dopo alcuni minuti di silenzio, per comporre a calma gli affetti che lo agitavano, così pronunziò il voto solenne della nazione : « Ave stella del mare, donna delle vittorie, mediatrice di salute * e di grazia. Vedi a tuoi piedi prostrato un afflitto popolo fatto * bersaglio al flagello della divina giustizia. La guerra, la pestilenza, » la fame, con orribile lotta si disputano a vicenda fra loro le vit-» time e tutte su noi vogliono trionfo di desolazione, di morte. Mira » come i nostri aspetti sparuti dal disagio, lividi dalla malattia, con- * sunti dalle afflizioni, sporgono sotto la pelle le ossa spogliate: vedi » come i nostri passi vacillano, come si dilegua il coraggio della » nazione estinguendosi il rampollo di tante illustri famiglie. Saran » dunque perduti i monumenti delle nostre imprese? saranno inutili » le conquiste fatte in tuo nome ? diverranno deserti, solinghi questi » edifizi, magnifici testimonii del consiglio e del valore dei nostri » padri ? Quei nemici, che a noi son tali, perchè son tuoi nemici, (i) Così chiamasi dai cronisti la tribuna o bigoncia, eh’ è in san Marco dal Iato sinistro del presbiterio, appunto perchè formala di porfido.