180 LIBRO XXXVIII, CAPO XVI. » discorso e 1’ addurne ragioni al presente ; perchè più tosto che » cercarle col lume di prudenza, che Dio accende negli animi, si » troverebbero nelle memorie, dove si registrano le regole et i pre-» cctli. Ma non si governano gl’imperii con massime; ben si rego-» lano co’loro interessi, che prendendo da’tempi e dall’occasione » prospetto, rappresentano varii eventi con varietà di consigli. Non » nego, che fin bora il concetto di cooperare alla comune libertà con » armi ausiliarie, di non provocare gl’ austriaci, d’ attendere più vi-» cini i soccorsi francesi, non sia commendato dall' esito ecc. ,.. » Ma sarebbe troppo ostinata prudenza continuare sempre negli stessi » pensieri, e spirerebbe finalmente a traverso quel vento, che ha fin » bora favorevolmente condotto. Non sono le medesime leggi della » navigatione e del porto. Per entrarvi e goder della calma, conviensi » cambiare il governo. Molto ha meritato, o Padri, la vostra costanza » d’opporvi e resister’ a principi potentissimi, d’assistere alla ragione » del duca di Mantova, sostener la giuslitia della sua causa, difendere » quella città con vostri danari, con vostri presidii, dirò meglio, con » vostri perigli. Ma questo è il genio della gloria, che ogni piccola » nube, che le si opponga, la deturpa e 1’ ecclissa. Bisogna dirlo ; » molto s’è fatto ; ma qualche cosa pur manca ; perchè se Mantova » fu dall’ assedio difesa, non è però preservata da i danni presenti e » da’ venturi pericoli. Fino che si trova cinta da’ posti nemici, che » le stanno quei quartieri all’ intorno, che i soccorsi le sono contesi, » che nell’esito d’ogni convoglio s’azzarda la sua sussistenza, che si » lavorano trame et intelligenze, i temo a’ potenti pericoli e molto » più all’occultissime insidie. Chi sa, che questa notte medesima » tra’nostri sonni, che certa falsa sicurezza concilia e lusinga con » giusto applauso del merito conseguito in sostenerla fin’ hora, non » sia Mantova sorpresa e dentro le muraglie di lei manomessa la » noslra stessa salute? Che gioverebbe il sangue sparso, 1’ oro pro-» fuso, i pericoli corsi, se fossimo vinti da’ nostri consigli e dalle no-» stre riserve? Necessario si rende allontanar’ il nemico, snidarlo, » scacciarlo ecc.... Maraviglioso a dire, che poc’anzi tanto coraggioso