tlitO unno xl, capo kv. » concertata diversione di forze, che stanchi e divida le nostre, et • insieme confonda i nostri consigli. Io lutto non temo, ma so » quanto possa chi tutto poter a nostri danni vorebbe : De’ pensieri » e disegni de’ gran Principi bisogna temere anche le bugie della » fama, non essendo impossibile da eseguirsi tutto ciò che contra di » noi minaccia un potente e superbo ministro. Lascio dunque da » parie i pubblicati tentativi contra 1’ altre isole, i temuti pericoli » della Dalmatia, le richieste de’ passi per entrar nel Friuli ancor-» che possano essere un giorno, coni’ è accaduto altre volle, se non » conceduti, sorpresi, perchè sò, che questi sospetti non sono affatto » esclusi da’ vostri cuori prudenti. Ma che. giova scorrer il mare, » inseguir chi fugge, far la guerra a modo di corso, alternar le • conquiste e le perdile, et in fine vincendo restar con discapito a » guisa di vinti? Troppo disuguale è la forza, con cui la fortuna ci » vuole alle prese. Colpa innocente dell?. Repubblica essere vicina » a chi non cerca la giustizia, che ne" vantaggi, nè trova riposo, che » ne’ progressi. Abbattute le sue armate le vedemmo in momenti » risorgere : espugnate le piazze, guadagnate le isole, ci spariscono • quasi subito davanti agli occhi, come se fusscro scherzi del caso, » c derisioni della fortuna. Pertanto di tali progressi non riportiamo » altra mercede, che applausi ; c le scinlille, il fumo, le ceneri dei • luoghi, e de' legni incendiali, fanno la parie principale delle no-» stre conquiste. Ma di tal passo in quanti secoli giungeremo alla » mela prefissa d‘ indebolire 1 Impero Ottomano, e di condurlo sfor-» zatamente all' honestà et alla pace ? E incomodalo certamente » quel dominio robusto; se gli leva il commercio; si diminuiscono » i datii, 1' erario perisce, gridano i popoli, si ferisce il suo decoro » e si strapazza la forza. Ma che? Con una scorreria de’ tartari • rinforza di schiavi 1’ armata ; con un fisco arrichisce di spoglie > l’erario ; e riputando Ira’ suoi vantaggi il sangue, che sparge delle » mililie tumultuanti e della plebe impaliente, tiene per fondamento » di sua grandezza, tanto 1’ arnpiar 1 Imperio con le stragi de’ suoi » nemici, che il conservarlo su le mine do’suoi popoli stessi. Ma