ANNO 1655. 389 « Seguono li capitoli deliberati a‘Tl luglio ed a' U gennaro 16 h h. « Li rettori delle città e fortezze di Terra ferma, in altro tempo » sottoposti al giuramento in materia di Pompe, siaii’ obligati prima » della loro partenza di questa città consegnare al magistrato un in-» veniario non generale et in ristretlo come s’ usa al presente ; ma » particolar e distinto a cosa per cosa, esprimendo anco il numero » di tutto quello vorranno portar seco, conforme alle prescrizioni » delle leggi, sia fornimento, adobbo di palazzo, argenti, romane, » fodre, carrozze, cavalli, servitori, staffieri, carrozzieri, acciò ben » minutamente il magistrato possa restar informato d’ ogni particola-» re, et il medesimo inventario, ebe doverà esser sottoscritto di mano » propria del Rappresentante vaglia per occasione alle diligenze, » che si doveranno fare sopra quel reggimento, come più a basso » sarà considerato. » Nell’ andar alla carica sia permesso alli Rettori, come sopra, » che per maggior decoro d’ essa possano esser accompagnali fino » da sei nobili nostri, inclusi in questi li loro più congionti, in qua-» lunque stretto grado. » Oltre il qual numero non possano eccedere sotto qual si vo-» glia imaginabil colore o pretesto, dovendo però, cosi nel viaggio, » sia per andata o ritorno, come nella loro dimora in quella città » astenersi dalli banchetti eccedenti la concessione delle leggi, e rat-» tenersi dentro il buon uso delle medesime ; quali sei gentiluomini » possa anco 1’ altro rettore della medesima città ( quando ne sia ) » convitare per una volta solamente ; senza ecceder mai nel convito » il numero d’essi. » Sia permesso adobbare il palazzo tutto di cuori, che non siano • miniati, dipinti, figurati o fatti di rilievo col torchio, o in altra ma* » niera oltre quali, nella camera dell’ udienza solamente, possano • tenere una muda di razzi (1) senz’ oro o argento, overo un (i) Ossia, arazzi.