anno 1626. 157 Carlo Emmanuele, irritato per questo avvenimento, impegnò l’imperatore Ferdinando li ad assumere la proiezione del Gonzaga di Guaslalla; e tanto disse e tanto fece, finché ottenne, che gli concedesse il diploma d’investitura sopra gli stali della casa di Gonzaga. Nel medesimo tempo sopraggiunsero truppe francesi a presidiare la cillà di Casale, assediata dalle armi degli spagnuoli e del duca di Savoja. Ebbe principio cosi una nuova disputa, a cui la repubblica di Venezia prese parte. Anche il papa Urbano Vili si mostrò propenso a favorire le ragioni del duca di Rethel. Secreti maneggi Ira il duca di Savoja e la corte di Spagna disponevano intanto della sorte del Monferrato, per cui la Spagna sarebbe divenuta padrona di Casale, Ponte di Stura, Nizza, Aqui e tutta la parte marittima ; al duca Carlo Emmanuele sarebbero rimaste Trino, Alba, San Damiano e tutta la parte contigua ai suoi stati ; a patto che gli spagnuoli demolissero le nuove fortificazioni di Casale, c che tutte le altre piazze di entrambe le parli rimanessero nello sialo attuale. Conchiuso cosi questo trattalo, pensò la Spagna a porre il duca di Savoja in ¡stato di sostenerlo con le armi: quindi si pensò a farlo palese anche alla repubblica di Venezia. Perciò Gonzales di Cordova, eh' era governatore di Milano per gli spagnuoli, mandò a Venezia uno de’ suoi uffiziali per dichiarare al senato, essere intenzione del re di Spagna di occupare il Monferralo in nome dell’ imperatore, a cui apparteneva il diritto di pronunziare giudizio sull’ ordine della successione ; e di custodirlo finché 1’ imperatore avesse preso in esame le ragioni delle parli ed avesse deciso a favore del legittimo sovrano : essere questa impresa un effetto della bonlà del re e della prudenza dei suoi ministri all’ unico fine di prevenire le turbolenze che avessero potuto derivare dall’ incertezza della legittima successione : doversi questa misura riputare necessaria per preservare il territorio milanese dalle ostilità che la Francia potrebbe intraprendere, sotto pretesto di proteggere^ diritti della casa di Nevers.