58 LIBRO XXXVII, CAPO IH. In una cronaca adunque, anonima bensì, ma contemporanea, ci è descritto il tenore di questa congiura colle seguenti parole:— « Comparve avanti gli Ecc.1*1 Signori dell’Ecc.’0 Consiglio de’ X » Antonio Giaffìe capitano francese al servitio della Serenissima » Signoria e disse haver cose importantissime da rivelare in bene-» filio della Serenìssima República mentre fosse tenuto secreto, e » remunerato come si conviene di negozio tanto importante. Im-» mediatamente gli fu promesso ; e fatto addimandare gli eccellen-» lissimi Inquisitori di Stato, et alla presenza loro per il clarissi-» mo Bartolomeo Comino segretario del Consiglio de’ Dieci e dei » Signori Inquisitori fu esortato, dopo che spontaneamente si era » esibito, di mettere in chiaro cosa importante di tutto quello che » sapeva di verità, non dovendo portare rispetto ad alcuno se bene » forse uno di essi de’ poco amorevoli della Patria, e così fu pre-» gato con molta istanza a rivelare ogni cosa senza alcun rispetto, » che havrebbe dalla Serenissima Signoria tanto che non sarebbe » più povero et che il tutto resterebbe sepolto. • Interrogato che qualità di negotio havea da trattare e se » fosse interessato anche in essa materia, se li dava libero et as-» soluto perdono, oltre a che sarebbe largamente rimunerato; alle » quali parole rispose esso Antonio Giaffìe, ch’era ciò che deside-» rava, poiché come era stato pigliato al servitio della Serenissima » Signoria per causa, e diligenza del capitano Giacomo Pietro » già famoso corsaro suo capitano inlrinsico, havea assentito e pro-» messo di fare anch’egli tutto quello che avessero fatto gli altri * amici collegati insieme per mettere in ruina la Serenissima Re-» publica, come lo direbbe a suo tempo. » Incominciò questo Giaffìe con queste parole. Hanno da sa-» pere Signori, che si tratta un gran tradimento. 11 capitano Gia-» como Pietro è il capo d’ogni cosa, il quale benché sia venuto a » questo servitio, non per questo è venuto per fare alcun bene a » questa República ; poiché devono sapere, che dopo eh’ egli ri-» messe la professione di corseggiare, e che si ricoverò dal Duca