anno 1623. 135 » ponlualilà e fede esercitata da esso Padre; il perchè le farà ac-» comodare e regolare in quella maniera, che stimerà poter meglio * riuscir di chiarezza e pubblico servizio per valersene ;. cerne • anco siano riposte dove dal Collegio Nostro sarà giudicato a » proposito. Il qual Savio di Terra Ferma debba continuare in » questo carico sino alla perfezione dell’ opera, non ostante che » fosse uscito dal medesimo Collegio ; e in esso parimenti valersi » del circospetto e fedelissimo Agostino Dolce Segretario, con » farsi appresso quelle rubriche, inventario e note delle suddette » Scritture, che possano maggiormente servire a dilucidazione del » contenuto di esse ed a potersene fruttuosamente servire secondo » le occorrenze del pubblico servizio. » Per la parte . . . IH » Di no..... 2 » Non sincere . 7 » Ed inoltre ancora fu proposto nel dì medesimo, che, in contrassegno della pubblica soddisfazione per i tanti meriti del p. Paolo verso lo Stalo, fosse chiamato in Collegio il priore del suo convento, ed a lui ed a tutti i suoi frali fosse promessa in nome del Senato la pubblica protezione. Ed altresì fu proposto, che dal pubblico erario si stabilisse una somma competente, per fargli erigere marmoreo monumento nella chiesa dei Servi, onde perpetuarne la memoria. La parte posta in Senato fu espressa del tenore seguente: « 1622. (M. F.) 7 Febbrajo. In Pregadi. » Dalle Scritture ora Ielle si è particolarmente inteso quanto » con indebite maniere si viene tentando contra li PP. del Mona-» slerio de’ Servi per occasione del già P. Maestro Paolo Consul-» tore della Signoria Noslra, onde conviene alla prudenza di que* » sto Consiglio, per i rispelli massime che possono essere consi-» derati, esercitando il solilo costume e quanto appunto richiede » 1’ occasione presente, e per far conoscere al Monasterio suddetto