anno 1622. 121 comando di Serbellone, penetrò nel territorio delle tre leghe, sforzò molli posti, occupò la valle deU’Agnedina e s’ impadronì della città di Coira, lasciando da per tutto privilegi c libertà di coscienza, CAPO IV. Processo del cavaliere Antonio Foscarini. Da questi avvenimenti, clic tenevano occupala al di fuori la politica della repubblica, trasportiamo il pensiero ad inlcrni falli, che ne turbarono la pacifica armonia nei primi mesi dell’anno 1622. Parlo del caso miserrimo del cavaliere Antonio Foscarini, su cui tanto fu scritto a disonore di Venezia ed in detestazione del tribunale dei dieci, che lo ha condannato come reo di alto tradimento, per intelligenze avute con ministri di principi esteri. A proposito del qual caso scrive lo slorico ¡Nani (1): » Un esempio somma-» mente orribile contaminò la citlà, perchè si vide Antonio Fosca-» rini, cavaliere e senatore, appeso alle forche, per calunnia d’ a-» ver con gli stranieri tenuta corrispondenza secreta. La fraude di » alcuni scelleratissimi uomini, propostisi premii, aveva congiura-» to contro la vita de’ patrizi più innocenti e cospicui, perchè » versando il governo in tempo torbido tra le memorie delle pas-» sale insidie e i riguardi degli odii presenti, facilmente i soli soli spetti si travestivano con le colpe. » Si noti poi, eh’ è falso assolutamente lutto ciò che i romanzieri e i poeti immaginarono sulla precipitata sentenza dei dieci contro di lui ; sulle torture che g-li strapparono di bocca la confessione di un delitto, che non aveva commesso ; sull’odio personale di taluno dei dieci contro quest’ innocente, e su varie altre favole di simil genere. Egli fu accusalo ; ma la sua sentenza non fu già precipitata in fretta : tra 1’ accusa e l’arresto di lui; corse del tempo. Dalle indagini falle sopra i (i) Slor., lib. V. V0L. X. 16