aG ere, ma spilorcio anzi che no. II più che spen-desse era nei bottoni della sua giubba. Moltissimi che 1’ hanno conosciuto assicurano che una delle sue più belle qualità era di amar molto i proprii genitori, che si rallegrarono nel vedersi mandar in Italia jl frutto dei risparmii di lui. Gli estremi si toccano. - Ecco il rovescio del quadro. In questi giorni d’altro non si parla a Saint-Omer che d’una giovine scozzese assai bella, venuta testé a fermar sua dimora in quella città, patria dei maestri di calligrafia. Ella è giunta colà in carrozza e ia carrozza era una cassetta di lanterna ma-gica. Questa donna maravigliosa chiamasi Parcelle e la sua statura non eccede i trenta pollici: ella dorme in una cappelliera. La piccolezza del suo corpo, la scioltezza della taglia souo cos'i sorprendenti che miss Parcelle è costretta di uscire assai di rado per evitare l’avida curiosità del pubblico, di cui è soggetto. Quando vuol prender aria per la salute dei suoi polmoni d' atomo, passeggia nel giardino sospeso alla sua finestra. Un curioso crasi rizzato sulla punta de’piedi con l’idea di sorprendere questa donna uccello-mosca fra’ nasturzi! d'india del suo boschetto di verdura; mala na-