'l98 LIBRO XL, CAPO LXIV. dispetto al considerare prodigata per essa tanta prolusione di denaro e di sangue. Ordinò il visir, che le strade fossero sgomberate delle macerie e dei cadaveri, e che il primario tempio, ossia la chiesa cattedrale, eh’ era intitolata a san Tito, fosse rassettata ad uso di moschea : ed egli finalmente vi entrò il giorno U di ottobre a suono di tamburi e di trombe e tra le acclamazioni dei suoi soldati. Dalla rada di Standia il capitano generale Morosini mandò a fare un ultimo complimento al visir, il quale corrispose a tanta gentilezza colla profusione di magnifici regali e con sublimi encomii al valore di lui. Ed a questo proposito giovami trascrivere qui le parole, che proferì in sua lode il contemporaneo Filiberto di Jarry, benché avverso palesemente alla repubblica e ai veneziani. « Sarà glorioso in eterno, » dic’egli, per ben mille belle cose da lui fatte in terra ed in mare » e per 1’ affare di Candia ; e par bene che non poteva fare di più » di quello che fece. Anche i suoi nemici bisogna che confessino » eh’ è uno dei più valorosi uomini che verranno al mondo; ha mol-» tissimo spirito, è uomo intrepido, e gli bisognarono tutte queste » belle qualità ed una buona testa per intendere a tante faccende » quante nella piazza ve n’erano e saper maneggiare tanta sorte di » spiriti e di differente nazione, dove la maggior parte non sono » ragionevoli e biasimano spesso un generale senza saperne il per-» che. Non si smarriva mai per cosa che fosse, sempre il viso ri-» dente ed uguale, ma che pure attestava molta sicurezza e fierezza. » In fine quello che di lui si può dire di verità, c che la repubblica » non ha mai avuto e non avrà forse un altro di uguale virtù. » Spedì il Morosini una galera a Venezia, per portare al senato 1’ annunzio di quanto era accaduto ; ed egli poscia si mise alla vela. Provvide e munì nel suo passaggio le piazze, che dovevano restare in potere della repubblica : lasciò Daniele Morosini governatore alla Suda ; poi si recò direttamente a Zante per aspettare colà gli ordini del governo. Non può dirsi di quanto stupore riuscisse al seuato questo inatteso annunzio : la maraviglia certamente fu proporzionata all importanza