460 LIBRO XL, CAPO LVII. dell’ insidia clic vcnivagli tesa lo accettò, o forse, come opina il Nani, riputò miglior consiglio il fingere per allora di non accorgersene : ma ne sperimentò di poi a proprio danno gli effetti: perchè, accusato egli pure della stessa colpa de’ suoi antecessori, fu destinalo a governatore della Bosnia, e pria che vi andasse fu condotto nelle sette torri cd ivi strozzato. Queste cose avvenivano nell’ anno 1658. CAPO LVII. Maneggi della Francia coi veneziani : operazioni della flotta. Nel qual anno medesimo, la repubblica restò priva del suo principe. Bertuccio Valier moriva il giorno 2 aprile ed a suo successore veniva eletto il dì 9 dello stesso mese Giovanni Pesaro, quello slesso, di cui abbiamo avuto occasione più volte di ammirare l’eloquenza (1). Nel settembre dell’anno scorso era stato eletto capitano generale della flotta Francesco Morosini, già comandante di Candia, in cui molte prove si univano di esperienza e di valore per gl’ impieghi sostenuti sino dal principio di questa guerra. Governatore in Candia gli fu sostituito Luca Francesco Barbaro. Assunto appena il comando della flotta, s’ era dato il Morosini lutta la sollecitudine ad allestire le sue navi onde ricominciar 1’ offensiva su alcune isole soggette ai turchi. Ma nel mentre veleggiava alla volta di Scarpanto, la notte del 3 di marzo, era stalo colto da impetuosa burrasca, la quale aveva apportato grave danno alla sua galera capitana: le aveva rotto il timone, e perchè non poteasi più reggere ed eravi il pericolo, che tra il bujo la seguitassero anche le altre, aveva fatto spegnere il fanale ed aveva lasciato, che ognuno si salvasse dove la furia del vento lo avesse spinto. Egli con due sole era approdato ad un porto dell’ isola di Scarpanto ; le altre erano state disperse; tre andate a pico ; la galeazza di Giacomo Capello aveva urtato negli scogli di Spinalonga ed crasi (i) Sbagliò il Laugier dicendo morto il doge Bertuccio Valier nel mese dì febbraro.