■192 LIBRO XXXIX, CAPO I. * delle loro opinioni, le qualità d’ essi mali, li rimedj proprij per » medicarli, le provisioni opportune, così per il Lazzaretto medesi-» mo, come per 1' istessa contrà di sant’ Agnese, per estirpare ogni » radice che fosse instata del male, et perchè non si communiehi » con altre parli della città. » Dopo tre sedute, i dottori fluttuanti nelle loro opinioni pronunziarono giudizi discrepanti ed ambigui. — « Venne esteso, dice il » Casoni (1), l’alto commissionale, che in fronte portava il carattere » di precisa confusione e disordine. In sostanza esso conteneva che » il morbo, allora dominante, non era pestilenziale, e si limitava a » suggerire, che ad esempio dell’anno 1575 fossero ogni mattina » estratti a sorte dal collegio dei medici due di loro, i quali si pre-» sentassero alla Sanità per assistere il medico d’ ufficio nella molti- * tudine delle incombenze. * Dopo una deliberazione sì assurda al rimpetto dell’ evidente malignità del contagio, si operò in modo, che avessero ad essere scelti ogni giorno due medici, che, o per intima persuasione o per secreta avversione contro il Fuoli, non credevano punto alle tante prove evidenti della fatale presenza del morbo devastatore. Perciò con tutta indifferenza erano lasciati in libertà gl’ infetti, e veniva concessa ai sani ogni libera pratica ; cosicché il flagello sempre più feroce percorreva ogni angolo della città, senza lusinga ormai di vederlo arrestato. Erano costoro così acciecati nella cJ loro stolta ostinazione, che non ebbero riguardo di perseguitare malignamente il medico Fuoli, di tramare insidie persino contro la sua vita, ed essendosi resa vana la loro trama, giunsero a farlo rimproverare nel pieno Collegio con serie ammonizioni dei consiglieri ducali, imponendogli « di non proferire tanto liberamente concetti » pregiudiziali ai negozj, al commercio pubblico e privato, ed alla » libertà della patria, che spargendo la diffidenza ed il terrore si » opponevano alla sovrana intenzione di conservarla illesa ed immune » da ogni apprensione e disturbo (2) ». Né di ciò contenti per anco, (i) Dissert. cit., pag. 14. (a, Kelaiione ras. del proto-medico Fuoli.