anno 1G37. ki9 * uua somma considerevole, facendogli intendere clic distribuendola • o nella sua casa od alla repubblica farebbe gran piacere all’ una » e all’altra, nè perciò domandavagli la Compagnia tranne le sue » istanze perchè la repubblica levasse il decreto che la metteva al » bando de’suoi stali e che la ricevesse di nuovo nel suo seno, ac-» ciocché pregasse Dio in silenzio cogli altri corpi religiosi per la » prosperità dello stato e il felice fine della travagliosa guerra che » ora la molestava. Il papa ebbe a cuore una supplica maneggiata » con tanla destrezza e sostenuta tanto potentemente. I veneziani, » veggendo tante istanze perchè fossero richiamati costoro, e che » tutti gli ajuti, che potevano ricavarne erano annessi a questa con-» dizione, piegarono ; cosi ciascuno ottenne ciò clic desiderava, la » repubblica i sussidii, la società il suo ritorno, e il papa somme di » denaro, che parrebbono incredibili, se non si sapessero i mezzi, » che hanno quelli che le danno di poterlo fare senza neppure pa-» tirne grandi incomodi. » CAPO LII. Nuovo trionfo dei veneziani ai Dardanelli. Ritorniamo ai fatti della guerra. La nuova destinazione di Me-hemet Kiupergì a gran visir aveva operato in Costantinopoli un cambiamento considerevole. Erano cessale le mormorazioni del popolo contro il governo; nelle truppe s’ era introdotta la militare disciplina; i raggiri del serraglio, oltreché minorali, avevano perduto ormai ogni influenza; i consigli erano conservati nella dovuta secre-tezza; incominciava a rifiorire il buon ordine in ogni ramo di pubblica amministrazione. Fece capitan pascià della flotta il pascià Topòl, e prima che i veneziani venissero a bloccare lo Stretto dei Dardanelli, Io fece uscire con trenta galere perchè andasse a tentare il riacquisto di Tenedo : ma i venti contrarii non gli permisero di giungervi pria che vi sopravvenisse il capitano generale con la sua squadra.