252 E se pure quel marito poco di buono, e di gusto ancora più depravato, voleva pur disiarsi della mog-lie, che non trovava miglior pretesto? Farla innamorar d’Orombello, tale quale ? Chi poteva credere la strana accusa, sol che ne udisse quel soffrii soffrii tortura, d’un effetto così melenso? Con quelle arti non s’innamora nessuno. Se non che il Moriani assunse la sua parte, non bene a lui acconcia, per sola compiacenza, e ben si sa che le cose che si fanno per sola compiacenza non si fanno troppo volentieri, e però non così bene. In somma, disgrazia sopra disgrazia: questa Beatrice Tenda terminò a morire così per sentenza di Filippo che pel voto del pubblico, e si tornò da capo con la Parisina. XXIII. Teatro Gallo in s. Benedetto. — Accademia di Liszt (*).. Domenica sera, fra un atto e 1’ altro delia Commedia Niente (li male, e della farsa il (*) Gazzetta del 3 aprile 1838.