230 LIBRO XVIII, CAPO IX. Esisteva anche per l’addietro una magistratura, che nomina-vasi Uffizio al frumento: ma dopo la niQtà di questo secolo si trovò opportuno di formarne una nuova, composta di tre nobili, detti Provveditori alle biade, ai quali fosse affidata la suprema e totale sorveglianza delle granaglie, sì perchè sempre la città ne fosse provveduta, e sì perchè non se ne alterassero i prezzi, e finalmente perchè i pubblici depositi dei frumenti non soffrissero detrimento o corruzione. Due magistrature, dette delle Ragioni vecchie e delle Ragioni nnove, ebbero pure esistenza in questo secolo XIV. Prima nella sua origine fu quella delle Ragioni vecchie, incominciata non prima del-1’anno 1368 ; ed errò su tale proposito il cronista Sañudo, segnandone il principio quattordici anni avanti. A confermare la mia asserzione basta la notizia, che la prima legge registrata nel suo più antico capitolare ci segna l’anno da me indicalo. Fu istituita per domandare rendimento di conti alle reggenze di Asolo, di Castelfranco, di Noale, di Mestre e di altri luoghi, acciocché il denaro pubblico di quelle casse venisse senza frode all’uffizio de’ camerlenghi del comune, per essere impiegato a rifabbricare i borghi di Mestre. A questa rftedesima magistratura delegò il senato temporariamente, nel 1375, il cottimo, troppo aggravato, sopra il viaggio dei mercatanti veneziani alla Tana. E nell’anno stesso, un altro decreto del senato le fece pigliare una forma più stabile e le attribuì diritti ed incumbcnzc più ampie, perciocché fu comandato a tutti i rettori delle varie provincie e terre dello stato, che nel ritorno dalie loro reggenze avessero a render conto della loro amministrazione all’ uffizio delle Ragioni, e quest’ uffizio aveva il potere d’istituire processi e di condannare altresì i rettori trovati in difetto. Anzi, conosciuto il vantaggio di questa magistratura, ne fu estesa, nel seguente anno, la vigilanza su tutti gli uffiziali veneti e persino sugli ambasciatori, acciocché ognuno si guardasse dall’amministrare a suo arbitrio gli averi del principato. Finalmente, nel 1581 ebbe 1’ ispezione altresì delle pubbliche pescagioni. Nè sino a questo